Dopo i risultati negativi comunicati già nella giornata di ieri e di cui abbiamo dato notizia nell’edizione della mattinata, nuovi dubbi si addensano sulla volontà da parte di Motorola di mantenere intatta la sua struttura conservando tutte le divisioni attualmente attive.
Nel corso di una conferenza che si è tenuta nelle ore passate i dirigenti della società di Schaumburg hanno infatti esplicitamente fatto cenno agli analisti riuniti per ascoltare le prospettive dei prossimi mesi a licenziamenti e dismissioni. In particolare Motorola sarebbe intenzionata a licenziare altri 7000 dipendenti che porterebbero ad un totale di 39.000 i tagli dell’anno. La maggior parte del nuovo personale licenziato sarebbe parte di un piano di ristrutturazione che comporterà la cessione di alcuni dei propri campi d’interesse.
Tra le divisioni nell’occhio del ciclone quella che si occupa di semiconduttori e che produce processori per telefoni cellulari, palmari, sistemi di rete ma anche i chip PPC usati da Apple. Il management ha detto nel corso dell’incontro con gli analisti che il settore dei semiconduttori non tornerà a riprendersi che nella prima metà del prossimo anno. Nei giorni scorsi alcune fonti erano arrivate ad ipotizzare che Motorola intendesse liberarsi proprio del settore dei semiconduttori che è quello che somma la maggior parte delle perdite.
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Motorola: licenziamenti e dismissioni
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