L’aumento della potenza di calcolo dei PDA con Palm OS, conseguenza dell’adozione della nuova architettura ARM dei processori, non andrà a discapito della durata delle batterie. Anzi i nuovi Palmari con Palm OS 5 e processori RISC potrebbero addirittura avere un’autonomia quasi doppia rispetto alla concorrenza.
Una notizia davvero interessante per chi fa uso intensivo dei palmari e teme che ad un cambio di processore come quello atteso tra qualche mese possa corrispondere un calo dell’autonomia.
A diffondere speranze di PDA con Palm OS più potenti e a maggiore durata è stata Motorola che ieri, nel contesto della PalmSource Developer Conference europea che si tiene a Londra ha dimostrato le capacità del suo Dragonball MX1, il primo processore della società di Schaumburg fondato su architettura ARM
Tra le notizie correlate alla dimostrazione proprio quella dell’autonomia concessa al PDA che lo utilizzerà . Nonostante l’architettura sia la stessa degli StrongARM di Intel il DragonBall MX1 ha una superiore efficienza, un più basso riscaldamento e quindi offre alle batterie una durata maggiore
Nel corso della dimostrazione si è visto un Palm decodificare un filmato in MPEG usando, secondo Motorola, la metà della potenza di uno StrongARM su PocketPC. A contribuire alle buone prestazioni, ha ammesso Motorola, non ci sarebbe solo il processore ma anche il sistema operativo, meno esoso in fatto di risorse di quello dei PocketPC
Motorola ha poi annunciato che la sua transizione verso i processori basasti su ARM sarà progressiva. Per un paio d’anni i vecchi chip Dragonball 68000 coesisteranno con quelli della serie MX1. A tal proposito Motorola si appresta a rilasciare un nuovo processore basato sulla vecchia tecnologia. Si tratta del Dragonball Super VZ che secondo quanto spiegato nel corso della conferenza sarà in fatto di prestazioni una sorta di ponte tra vecchi e nuovi Palm
Motorola, infine, ha anche annunciato che i suoi processori MX1, pur destinati essenzialmente al mercato di Palm OS, non saranno limitati a questi. Tra i possibili partner ci sono i sistemi basati su Symbian, Linux e anche Windows CE
Ricordiamo che, a sua volta, i dispositivi che useranno PalmOS 5.0 potrebbero teoricamente usare tutti i processori basati su tecnologia ARM, tra questi quelli di Intel e di Texas Instruments