Una nuova tecnologia potrebbe conferire a Motorola una vantaggio strategico decisivo nella corsa a nuovi processori che oltre che alla potenza siano in grado di esprimere condizioni di utilizzo a temperature più basse e con consumi ridotti.
Il componente alla base della tecnologia è l’arseniuro di gallio, una sostanza che da tempo è conosciuta per essere un potenziale sostituto del silicio nei confronti del quale ha un vantaggio in termini di conduttività . Purtroppo fino a ieri realizzare processori all’arseniuro di gallio era di fatto impossibile per ragioni di costi. Motorola però ha trovato una chiave utilizzando in manira combinata l’arseniuro di gallio e il silicio sovrapponendo il primo al secondo e trovando il modo di porre tra i due un isolante speciale. Motorola è anche in grado di produrre wafers di dimensioni maggiori a quelle possibili fino a qualche tempo fa, il che abbatte ulteriormente i costi.
L’annuncio di Motorola ha suscitato grande attenzione nel mercato dei processori e nell’intero segmento dei semiconduttori. Da anni molti ricercatori cercavano il modo di utilizzare l’arseniuro di gallio per migliorare le prestazioni dei processori senza aumentare i consumi e il riscaldamento. Il fatto che Motorola si arrivata per prima potrebbe conferire al settore che si occupa di chips un vantaggio strategico molto rilevante, tanto rilevante che secondo qualcuno potrebbe dare respiro all’asfittica divisione di Schaumburg per la quale si è parlato di cessione.
Motorola, che secondo alcuni osservatori avrebbe addirittura trovato il ‘sacro graal dei processori’° conta di utilizzare la tecnologia per i chip che essa produce per il mondo della telefonia cellulare ma è indubitabile che verrà impiegata anche nel settore PPC. I primi processori che utiizzano l’arseniuro di gallio dovrebbero essere rilasciati entro due anni. Motorola sta valutando la possibilità di cedere a terzi il sistema per produrre semiconduttori basati su arseniuro di gallio.