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Oggi debutta il Pentium 4

Comincia oggi per Intel la nuova era dei processori. Il primo produttore mondiale di CPU per computer, infatti, lancerà  sul mercato americano il suo Pentium 4.
Annunciato da mesi il successore di Pentium III (notare anche il cambio di marchio, si passa dalla numerazione romana a quella araba), debutta a velocità  da 1.2 GHz e 1.5 GHz ma con la prospettiva di infrangere presto, forse addirittura entro il primo quarto del 2001, la barriera dei 2 GHz. Al contrario del passato il rilascio di un processore tanto potente non interesserà , per una volta tanto, prima il mercato dei server poi quello consumer, anche se di fascia alta. Al contrario le prime macchine a disporre del chip saranno computer destinati alla casa. Si tratterà  di alcuni Dell (uno di questi certificato per l’home theatre da Lucasfilms con il marchio THX), Gateway e Compaq, sistemi che avranno prezzi al di sotto dei 5 milioni con velocità , appunto, fino ad 1.5 GHz.
Intel intende attaccare direttamente il mercato conquistato nei mesi passati da AMD che con il suo Athlon aveva accattivato numerosi produttori e utenti comuni. I chip di AMD, infatti, sono risultati più veloci ed affidabili dei Pentium III, portati ad 1 GHz più spinti dal marketing che basandosi sulle loro reali possibilità . “I nostri Pentium 4 – ha detto Paul Otellini, uno dei managers di Intel – sono dal 25 al 40% più veloci dei Pentium da 1 GHz”.
Secondo alcuni osservatori il vero limite del Pentium 4 sarà , per ora, il suo consumo (40 watt) che determina la necessità  di case molto ampi per ospitare sistemi di raffreddamento adeguati, il che in un momento in cui il mercato chiede macchine compatte può essere un handicap. In aggiunta a ciò il Pentium 4 non è in grado di supportare i sistemi multiprocessore e dunque al mercato dei server. Versioni multiprocessore verranno rilasciate nel secondo quarto del prossimo anno. Infine i Pentium 4 supportano solo le memorie Rambus, uno standard proprietario della stessa Intel che determina costi più alti delle normali memorie Ram.
Nonostante questi problemi, in ogni caso, è indiscutibile che la mossa di Intel possa essere considerata preoccupante sia per la concorrenza diretta, ovvero AMD, che per quella indiretta, ovvero Apple. Ricordiamo che i computer della Mela restano bloccati a 500 MHz dal settembre del 1999; da allora la velocità  dei chip x86 è virtualmente triplicata determinando gravi problemi al marketing di Apple i cui computer agli occhi dei consumatori comuni appaiono, anche se in gran parte per una questione di istinto, appaiono meno potenti e meno moderni.

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