Dopo mesi di battaglia pare cominciare a prendere piede un “terzo polo” nel settore dei browser. Opera, l’ormai noto navigatore Internet “alternativo”, rafforza ogni giorno di più la sua immagine e la sua presenza.
Di ieri quello che potrebbe essere il colpo più grosso portato dalla software house norvegese: Opera sarà il browser standard di NetVista, il dispositivo per Internet prodotto da IBM, e di un altro prodotto sempre di Big Blue di cui non sono ancora stati rivelati i dettagli precisi.
Il contratto con IBM è sicuramente un passo in avanti significativo che va a sommarsi ad una serie di successi puntualmente elencati dalla stessa Opera. I download del browser sono ora arrivati a 25.000 al giorno, gli utenti che decidono di pagare per avere la versione senza banner al posto di quella gratuita con i banner sono raddoppiati negli ultimi mesi. In aggiunta a ciò molti produttori di palmari e di dispositivi da tasca cominciano ad interessarsi a Opera che a sua volta ricambia l’interesse convogliando risorse nel settore.
Opera, secondo alcuni analisti, si sta avvantaggiando della debolezza di Netscape, i cui programmatori appaiono in difficoltà nell’implementare in maniera soddisfacente la nuova versione del navigatore, e dei guai con l’antritrust di Microsoft.
Ricordiamo Opera ha recentemente rilasciato una prima versione del suo browser anche per MacOs. Tra breve dovrebbe essere presentata anche una versione per MacOs X e successivamente una per Mac 68k
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Opera prende quota
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