L’autunno non pare portare con sé il tradizionale ritorno degli acquisti informatici.
Intel, infatti, ha annunciato ieri che il suo fatturato per il trimestre in corso sarà al di sotto delle previsioni, per la precisione tra i 6,3 e i 6,7 miliardi di dollari contro i 6,3 e i 6,9 miliardi di dollari stimati in precedenza.
Secondo alcune stime degli analisti del settore se Intel fatturerà intorno ai 6,5 miliardi di dollari non si potrà non usare la parola “delusione” stimando il bilancio.
In questo caso la crescita rispetto al trimestre precedente (in cui Intel fatturò 6,3 milioni di dollari) sarà stata solo del 3,2% quando l’aumento stagionale è di almeno il 10/12%.
Intel, che produce circa l’83% dei processori per computer stima che le vendite nel settore desktop siano ancora basse e che il rischio è che questo settore resti al di sotto delle vendite conseguite nel corso del 2001 che a sua volta era già stato più debole del 2000.
L’unica piccola buona notizia, almeno per noi europei, è che le vendite nel vecchio continente, da mesi il peggior mercato del mondo in fatto di crescita, sono in leggera ripresa. Al di sotto delle previsioni, invece, mercati importanti come il Giappone e l’Asia.