Palm Source si è messa in marcia per traghettare la comunità Palm verso OS 5.0, un sistema operativo rivoluzionario che sfrutterà processori RISC fondati su tecnologia ARM permettendo ai PDA di raggiungere nuovi traguardi in fatto di multimedialità . L’avvicinamento però sarà lento e progressivo con una fase intermedia che assomiglierà in tutto e per tutto alla transizione che Apple ha messo in atto per il passaggio a Mac OS X.
A rivelare i primi dettagli della strategia progressiva è David Fedor, in una intervista a ZDNet.
Fedor, responsabile dello sviluppo del sistema operativo, indica nella compatibilità con l’attuale software il primo traguardo che Palm Source si è posta nel passaggio al nuovo OS. Teoricamente Palm 5.0 non sarebbe compatibile con le migliaia di applicazioni sviluppate per Palm 4.0 e precedenti, un ostacolo che verrà superato mediante un emulatore denominato PACE e che consentirà alla stragrande maggioranza delle attuali applicazioni di girare senza alcun problema anche su processori fondati su ARM. I vantaggi per le applicazioni saranno inferiori rispetto a se esse fossero scritte in linguaggio nativo, ma si eviterà agli sviluppatori di riscrivere interamente e da subito il codice.
In ogni caso, sostiene Palm, le prestazioni saranno migliori grazie al sistema operativo che da parte sua svolgerà diversi task richiesti dalle applicazioni nativamente. Ad esempio la risoluzione grafica sarà migliore.
Da notare che la prima release di Palm OS 5 non supporterà applicazioni pienamente native per ARM prevista per una successiva release.
Palm OS 5, avanti adagio
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