La contesa tra gli emulatori Mac su PC potrebbe finire in tribunale. Questa, almeno, é l’intenzione degli sviluppatori di PearPC che accusano Maui X Stream di avere copiato buona parte del loro codice per creare CherryOS.
La vicenda è iniziata alcuni mesi fa quanto la società delle Hawaii ha presentato ufficialmente l’applicativo che consente di far girare software per Mac OS X su hardware con processori x86. La mossa, che inizialmente pareva solo una boutade pubblicitaria, si è tradotta in un prodotto commerciale che ha condotto gli sviluppatori del prodotto open source a querelare Maui X Stream.
L’accusa è molto diretta: CherryOs non è altro che PearPC imbellettato alla meglio e riconfezionato con una interfaccia leggermente diversa, ma fondato interamente su codice copiato. A riprova gli sviluppatori di PearPC citano varie componenti e il tempo estremamente breve con cui è stato sviluppato. Maui X Stream si difende sostenendo che Arben Kryeziu, l’autore di CherryOS, ha fatto tutto da solo e che i legali della società sono disponibili a qualunque confronto.
Per far valere le sue ragioni ora sembra che, come accennato, alcuni degli sviluppatori di PearPC vogliano davvero passare da un tribunale e a questo scopo raccolgono fondi da tutti coloro che vogliono contribuire alla causa. Ogni soldo che non finirà nelle mani degli avvocati, si legge in un messaggio su Internet, sarà usato per lo sviluppo dell’emulatore.