Sembra ormai che il futuro del processo Microsoft sia tutto nella mediazione.
Dopo le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi secondo le quali sarebbero iniziati una serie di faccia a faccia tra il dipartimento di giustizia e la società di Redmond ora giunge anche una conferma ufficiale. Il giudice Colleen Kollar-Kotelly, che gestisce il processo dalla corte distrettuale, ha infatti ordinato nella giornata di venerdì ‘contatti intensivi tra le parti per sette ore al giorno, ventiquattrore al giorno’.
Un confronto senza soluzione di continuità che deve portare in tempi piuttosto brevi ad un accordo che, nell’opinione di tutti, è necessario in questo momento di grave crisi economica.
La data limite per un accordo è stata fissata per il 2 novembre; se le due parti non si avvicineranno entro due settimane dalla data di venerdì verrà introdotta la figura di un mediatore. Se le due parti non riusciranno a trovare un accordo le prossime scadenze fissate sono per il 2 dicembre con la proposta di rimedio da parte del DOJ seguita, dieci giorni dopo da quella di Microsoft.
Il processo potrebbe riprendere il prossimo 11 marzo.
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Processo Microsoft, si cerca un accordo
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