Un patto ‘tattico’ per contrastare Microsoft. Questa la proposta avanzata da RealNetworks ad Apple nell’ambito della musica e dell’audio digitale. A rendere noto che la società di Seattle è interessata a stringere un accordo con Cupertino è l’autorevole New York Times che cita un’offerta presentata il 9 aprile da Rob Glaser, CEO di Real, a Steve Jobs e giunta anche nelle mani del giornale grazie ad alcune persone molto vicine al management delle due società .
Secondo quanto riferisce il New York Times Glasr averebbe proposto ad Apple di acquistare in licenza la tecnologia FairPlay che Real utilizzerebbe per proteggere i diritti digitali delle canzoni vendute nel suo negozio on line di fatto equiparandole in tutto e per tutto a quelle che Apple vende via iTunes Music Store. La strategia dell’offerta è chiara: da una parte Apple avrebbe l’opportunità di avere un nuovo negozio in grado di vendere canzoni per l’iPod, dall’altra Real avrebbe, di fatto, un lettore di musica digitale di riferimento.
Glaser chiude il suo mail proponendo a Jobs un incontro da tenersi a stretto giro di posta, forse oggi stesso, nel corso del quale discutere dei termini pratici dell’alleanza. In caso di risposta negativa, chiosa il CEO di Real, la sua società avanzerà la stessa proposta a Microsoft per acquistare in licenza il sistema di protezione dei diritti digitali implementato in Windows Media Audio. ‘Vediamo opportunità interessanti dal passaggio a Windows Media Audio – dice Glaser nel suo messaggio a Jobs – ma istitintivamente ripudio l’idea perchè la sua concretizzazione porrebbe una serie di complicazioni, concedendo a Microsoft un vantaggio di lungo termine sul mercato’.
Apple, al momento, non avrebbe ancora fornito alcuna risposta a Glaser e secondo il New York Times appare più che probabile che Jobs declini l’offerta. ‘Jobs pensa di poter battere i grossi calibri che competono nell’offerta della musica on line usando lo strumento del marketing – commenta un anonimo managere vicino sia al mondo informatico che a quello della musica – Apple non vuole l’interoperabilità ‘. ‘Real ha capito molto bene quale sia il potenziale della strategia musicale di Microsoft – dice Richard Doherty di Envisioneering – non penso che Jobs abbia la stessa percezione’
D’altro canto, però, considera il New York Times, la situazione sul mercato è in continua mutazione e i recenti eventi, come la condanna di Microsoft in Europa con una sentenza che ha stretta attinenza con il mondo dell’intrattenimento digitale, potrebbero costringere Apple a modificare le sue prospettive. Un altro fattore di rilievo sarebbero le pressioni di HP che vorrebbe una maggiore libertà di scelta per i clienti del suo clone di iPod.
Glaser ha ammesso di avere scritto a Jobs e, ripercorrendo una critica che ha pronunciato più volte nei giorni scorsi, ha dichiarato al giornale newyorkese di nopn ‘riuscire a capire perchè Jobs abbia così paura di aprire l’iPod. Steve ha timore quasi ancestrale le cui motivazioni mi sfuggono’