Il primo hot spot pubblico italiano ha aperto a Roma, a Villa Borghese.
Il punto d’accesso è costituito da una rete di 15 punti d’accesso, compatibili con lo standard IEEE 802.11g, ed è gratuito, almeno per la fase sperimentale.
Tutti coloro che lo desiderano, dal 28 luglio, possono quindi recarsi nel parco, seguire le procedure di collegamento e navigare in Internet o mandare e-mail.
Il tempo massimo di connessione sarà di un’ora per un totale contemporaneo di 50 utenti. Per usare il servizio sarà necessario registrarsi sul portale del comune, Roma Wireless arricchito di contenuti per aiutare residenti e turisti, italiani e stranieri, ad usufruire dell’offerta della città .
Il progetto “Roma senza fili” proseguirà con l’estensione a Villa Torlonia (28 settembre), Villa Ada (28 ottobre) e Villa Pamphili (28 novembre). Una volta a regime il comune di Roma pensa di applicare una tariffa di connessione differenziata, una per l’utenza di carattere professionale e una per i giovani e l’utenza non business.
Roma è la prima città italiana ad avere una rete hot spot pubblica in uno spazio aperto, un record che è stato reso possibile dalla svolta applicata dal governo che ha modificato lo schema di decreto sull’uso del Wi-Fi rendendone possibile la gestione anche in spazi pubblici e all’aperto, le reti wireless nel nostro paese, anche se in realtà il comune di Roma è partito in anticipo sulla variazione legislativa. “Abbiamo vinto una battaglia regolamentare * ha detto l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro * e arriviamo così primi”.
Ricordiamo che gli hot spot pubblici in spazi aperti sono una novità per l’Italia, ma non lo sono certo per il resto del mondo dove, in assenza di una anacronistica normativa come quella del nostro paese, reti, in parte del tutto gratuite, come queste sono a disposizione da anni.