I monitor OLED non sono il futuro, ma ormai una pressante attualità nel campo dei monitor. A pensarla così è la giapponese Sanyo che, con un annuncio a sorpresa per il mondo dei display, ha fatto sapere di avere predisposto un progetto per la migrazione delle sue linee di produzione alla nuova tecnologia.
Secondo quanto riferito dai manager di Sanyo entro la primavera del prossimo anno il 60% delle capacità di produzione in fatto di display LCD saranno riconvertite alla tecnologia OLED, un nuovo tipo di display più sottile e minor consumo degli attuali.
La scelta di Sanyo viene intesa dagli osservatori come la conseguenza di una strategia dell’industria Giapponese che tende a cercare la leadership tecnologica rispetto alla concorrenza coreana e taiwanese. Attualmente i display LCD, in costante crescita di vendite, hanno il loro fulcro produttivo proprio in Corea e Taiwan, due paesi che possono mantenere costi assai più bassi di quelli possibili al Giappone, di qui la necessaria ricerca di nuovi sbocchi sul mercato in prodotti che hanno ampi margini di profitto.
Non a caso anche Sony ha già annunciato un piano di migrazione verso OLED mentre Toshiba, alleata di Matsushita, intende al più presto affrontare l’argomento.
Attualmente gli schermi OLED, molto più costosi dei tradizionali LCD, hanno un impiego limitato in dispositivi come cellulari e macchine fotografiche digitali. Ma secondo le più recenti indagini le loro caratteristiche li renderanno appetibili anche al mercato dei display tradizionali consentendo la creazione di prodotti di nuova generazione sia nel campo informatico che nel campo dell’intrattenimento.