Il primo accordo extragiudiziale tra la RIAA e alcuni dei 261 utenti informatici accusati di avere usato la rete per scambiarsi illegalmente file musicali è arrivato ieri. A firmare e pagare 2000 dollari, poco meno di 2000 euro, i genitori di una bambina di 12 anni.
Brihanna Lahara, che abita a New York in un appartamento della City Housing Authority (un’ente simile a quelli che in Italia gestiscono l’edilizia popolare), sarebbe uno dei pirati informatici messi sulla individuati singolarmente e portati davanti ad un giudice con l’accusa di avere ‘scambiato ingenti quantità di canzoni su Internet’.
La RIAA, la potente organizzazione dei discografici americani, parlando nel contesto dell’accordo di ieri, ha spiegato il messaggio che vuole mandare con l’inizio dei procedimenti giudiziari: ‘Quello che vogliamo fare capire è che non si è anonimi quando ci si scambia file in rete e che lo scambio di file illegali ha conseguenze. E come questo caso illustra i genitori e i parenti devono essere coscienti di quello che i loro ragazzi fanno con i computer’. Insomma, minorenni o no, alla fine la RIAA chi paga lo trova sempre.
‘Ora Brihanna sa che lo scambio di file è illegale ‘ commentano i genitori ‘ possiamo essere sicuri che non lo farà più’.