Scusate il ritardo

Potrebbe cominciare con una sorta di Cradle esterno che incorporerà  tutta la parte elettronica e di trasmissione la rivoluzione Bluetooth nel mondo Palm. Inizialmente quindi, niente integrazione dei chip all’interno dei case dei palmari ma una rivoluzione graduale forzata da alcuni elementi intrinseci ed estrinseci alla piattaforma.
Il primo freno, afferma oggi The Register, viene posto al mancato supporto nella versione 4.0 del PalmOs del protocollo Bluetooth. Contrariamente a quanto supposto fino a ieri, infatti, sostiene il tabloid IT inglese, la release prevista per la prossima primavera non integrerà  nativamente il protocollo che verrà  implementato successivamente con un patch, forse prima della fine dell’anno.
Ma non è solo questa lacuna tutta interna alla società  di Santa Clara a bloccare lo sviluppo di applicativi Bluetooth. Un altro problema, ad esempio, é rappresentato dai costi dei moduli hardware che a causa della ancora scarsa diffusione oggi non costano meno di 30/40$, praticamente il 15% del costo di un Palm di fascia alta.
Di qui la decisione di cominciare ad offrire, forse entro la fine dell’anno Bluetooth utilizzando un dispositivo esterno che sostituirà , di fatto, la connessione via cavo a computer e telefoni cellulari. In pratica questo dispositivo potrebbe essere simile ad alcune guaine in pelle che vengono utilizzate per ospitare il Palm e che vengono attaccate al retro del palmare.
Intanto però Palm ha però fatto chiaramente intendere che in ogni caso la strada di Bluetooth verrà  perseguita con caparbietà . La riprova si é avuta ieri con la consegna di kit di sviluppo per applicazioni che utilizzano questo standard. Palm è stato il primo grande protagonista dell’IT a diffondere con sistematicità  ai proprio sviluppatori una suite per la creazione di applicazioni Bluetooth.