Lunedì scorso Simon Plissi voleva far colpo su Apple in qualità di utente di iPhoto residente fuori dagli USA e ha organizzato (forse con un po’ di approssimazione visto che lo sforzo di diffusione anche a media di altre nazioni non è apparso molto incisivo) un giorno di protesta per la mancata diffusione al di fuori del mercato americano di alcuni dei servizi connessi al programma per la gestione della fotografia digitale, tra questi, in particolare, la possibilità di ordinare stampe professionali delle immagini.
Apple, infatti, non ha mai attivato la possibilità di stampa degli album fuori dagli USA attuando una poco piacevole discriminazione geografica, che ha lasciato molti utenti della piattaforma, di cui Simon Plissi non è certo il più arrabbiato, scontenti e delusi.
La data limite per aderire all’International iPhoto Day of Action” è ormai passata (era il 10 febbraio), ma l’autore ci informa che si possono ancora inviare le proprie lamentele ad Apple.
La mobilitazione, casualmente e un po’ ironicamente, è avvenuta proprio a ridosso di una nuova iniziativa lanciata da Apple, ovviamente solo sul mercato USA, per promuovere proprio la stampa professionale di immagini da iPhoto.
Dal 14 febbraio al 15 aprile 2003 Apple offre infatti uno sconto del 20% sulla stampa degli album via iPhoto a partire da un minimo di 60 dollari.