Meno di un mese alla sentenza sulla sospensione della condanna dell’UE ai danni di Microsoft. A stabilire in meno di qattro settimane la comparsa del pronunciamento che dovrà determinare se le sanzioni dovranno essere applicate subito o attendere il processo d’appello è lo stesso giudice di prima istanza, Bo Vesterdorf chiamato a valutare le rispettive posizioni dei due contendenti: Microsoft e la Commissione Europea. Vesterdorf ha fatto sapere oggi che, dopo avere concluso i colloqui, è ora tempo di trarre anche le conclusioni, ha rinviato tutti ad un giorno tra il 18 e il 20 dicembre. In quella data si saprà se la richiesta di Microsoft di differire la punizione per esercizio illegale di monopolio a dopo l’esame del processo di seconda istanza sarà stata accolta oppure no.
Secondo quanto dichiarato dalle parti Vesterdorf è parso già avere le idee chiare e probabilmente anche avere già redatto in francese la sentenza. Si attenderebbe solo la traduzione in inglese.
Tra le notizie giunte a margine dell’annuncio della data della sentenza, anche quella secondo cui le testimonianze della CCIA e di Novell resteranno a verbale, questo nonostante le due avversarie di Microsoft si siano ritirate in seguito ad un accordo dal contenzioso.
Ricordiamo che Microsoft richiede il rinvio dell’applicazione della sentenza (che chiede la separazione di IE da Windows e il disvelamento di alcuni codici di Win) motivandola con i danni irreparabili e immotivati che subirebbe se successivamente la corte d’appello decidesse che il pronunciamento dell’UE è ingiusto. A sua volta l’Unione Europea chiede l’immediata applicazione perchè se, al contrario, Microsoft risultasse colpevole anche all’appello, la punizione risulterebbe inutile visto che Redmond avrebbe a quel punto un dominio di fatto inscalfibile.