Destinazione Enterprise.
No, non è un nuovo episodio della missione quinquiennale comandata dal capitano James T. Kirk.
E’ l’obiettivo che molti analisti vedono per Apple. Quello di entrare nel mercato dei sistemi informatici per le grandi aziende, da sempre basate su standard Microsoft per quanto riguarda i client destinati alle scrivanie dei dipendenti: posta elettronica, gestione dell’intranet, collegamenti in remoto, Virtual private network.
Un primo, importante passo è stata la scelta di un sistema operativo basato su Unix. Poi, li rilascio di un server (Xserve), che apre la possibilità per Apple di fare “cross selling” nei suoi mercati verticali: education, ricerca scientifica, creatività . Là dove l’azienda di Steve Jobs è già presente con le sue soluzioni e le sue workstation, adesso è possibile tornare per vendere anche una delle combinazioni di server in rack.
Ma l’arma segreta non è l’hardware. E’, secondo molti analisti, il software, che un tempo, all’interno delle grandi aziende, aveva forti limitazioni, e che adesso si pone come il gioiello di Apple. Soprattutto quando arriverà Jaguar, che sposterà – secondo molte previsioni – l’ago della bilancia dalla parte di Os X contro le soluzioni basate su Windows Xp.