C’è un nuovo animale nel bestiario di Disney, si tratta di un pinguino, ma questa volta non è un personaggio da cartoni animati, ma semplicemente il simbolo di una svolta strategica che sta avvenendo in uno dei più potenti studios di Hollywood.
La società di Burbanks ha infatti deciso di passare a GNU Linux, abbandonando sistemi proprietari, per la realizzazione di animazioni digitali che caratterizzano molti suoi lavori.
L’annuncio viene visto come un importantissimo segnale che il sistema operativo open source, fino a qualche tempo fa visto come il simbolo della cultura informatica alternativa, sta conquistando credibilità al punto tale da essere utilizzato come elemento fondante delle strategie di una società come Disney, una delle icone del capitalismo mondiale. In aggiunta a questo l’utilizzo di sistemi Linux in compiti critici e nei quali vengono investiti centinaia di milioni di dollari è un altrettanto inequivocabile segnale che l’open source ha raggiunto un’affidabilità altissima.
Da notare che, come fa notare il New York Times che pubblica un articolo al proposito dell’annuncio di Disney, al momento Linux non sta schiacciando Microsoft. Certo la società di Redmond trova, proprio in seguito alla diffusione del sistema operativo open source, meno spazi di espansione, ma ora chi paga le spese in maniera diretta è UNIX.
Nello specifico l’ambiente dell’animazione digitale, storicamente, è stato il regno incontrastato di UNIX e di Silicon Graphics e proprio qui Linux sta facendo passi da gigante. Oltre a Disney anche la Pixar di Jobs e DreamWorks di Spielberg hanno scelto Linux per elaborare i loro film digitali.