La divisione processori di Motorola sarà acquistata dall’europea STMicroelectronics?
L’indiscrezione si è diffusa nella giornata di oggi alimentata da non meglio precisate conferme indirette che giungono da manager della stessa STMicroelectronics e dal fatto che Pasquale Pistorio, CEO della società del vecchio continente, è stato per 17 anni uno dei principali managers di Motorola.
Qualche mese fa Pistorio aveva detto esplicitamente che era intenzione di ST operare un acquisto in Asia o in USA per aumentare le dimensioni sul mercato della società e quindi anche la sua competitività
ST, il terzo principale produttore di processori al mondo, Motorola si colloca invece al settimo posto con un fatturato di circa 5 miliardi di dollari nel campo dei chip. Dalla fusione scaturirebbe il secondo produttore mondiale nel campo dietro ad Intel e davati a Toshiba.
STMicroelectronics subito dopo la diffusione delle indiscrezioni ha fermamente negato di avere aperto un dialogo sulla possibile fusione delle rispettive divisioni dei semiconduttori ma le smentite non vengono suffragate da fonti giornalistiche che invece confermano che un tavolo di discussione è stato allestito e che una conclusione, in positivo o in negativo, potrebbe arrivare entro l’inizio del 2003. Unico dettaglio ancora incerto, sempre secondo alcuni giornalisti, sarebbe la reale volontà da parte di STMicroelectronics di acquistare tutta la divisione semiconduttori. Più probabile che la società europea possa entrare in possesso solo di una parte del business dei chip di Motorola. In caso contrario sarebbero necessarie alcune operazioni finanziarie, come un aumento di capitale, per affrontare il costo complessivo. Tra i settori più appetibili e complementari al business di STMicroelectronics della division semiconduttori della società di Schaumburg ci sono in primo piano i chip per i sistemi wireless e quelli per computer che si occupano di produrre i PPC usati da Apple.
STMicroelectronics è controllata quasi al 18,3% da aziende statali francesi, come Avrea che si occupa di energia nucleare e France Telecom, e per un altro 18,3% dall’italiana Finmeccanica, anch’essa azienda governativa.
In passato Motorola ha più volte fatto intendere che se dovesse giungere una buona offerta potrebbe considerare di cedere la divisione semiconduttori. Tra i possibili acquirenti, secondo qualche fonte, ci sarebbero potute essere anche Apple e IBM interessate ad alcune tecnologie della società delle alette.
(Grazie a diversi lettori, in special modo a Cristiano M. Gaston e Giorgio Gualberti, per le segnalazioni)