Un altro cluster realizzato con macchine Xserve segna l’orizzonte didattico americano. Si tratta delm Turing Cluster, realizzato con 640 macchine Apple da 2 GHz per un totale di 1280 processori G5.
Turing, che prende il nome dal matematico britannico Alan Turing, i cui studi sono alla base delle sciente informatiche, è allestito nel laboratorio dell’università dell’Illinois a Urbana-Champaign. Tra le carattetistiche tecniche sistemi di rete Myricom, sette tarabytes di spazio su disco su Apple Raid. Le macchine sono racchiuse in 19 armadi ciascuno dei quali racchiude da 32 a 35 server cui si accostano due armadi nei quali sono collocati i sistemi di rete
Secondo quanto dichiarato ai media la scelta dell’università per gli xServe è avvenuta sulla base di diversi fattori, da quello dei costi a quello del sistema operativo basato su Unix passando per la logistica (il basso riscaldamento ha significato meno adeguamenti alla stanza che contiene le macchine).
Al momento il dipartimento informatico, citando la necessità di un affinamento nei settaggi, preferisce non dare dati sul livello delle prestazioni delle macchine, limitandosi a parlare di un incremento di ‘dieci volte la potenza del precedente cluster’ che era costruito con 208 sistemi Linux. Più avanti, nel momento in cui saranno stati affinati i settaggi, saranno svolti dei test che definiranno le reali prestazioni del cluster. Potenzialmente Turing è in grado di arrivare a 10 teraflops, anche se in questo momento è ben al di sotto di questo livello.