Il sito del Vaticano è tra i più colpiti dagli hackers sono ben 30 gli assalti che subisce ogni giorno da parte di pirati informatici. I dati sono stati resi noti da uno dei portavoce della Santa Sede, il cardinal Claudio Celli.
Secondo quanto ha dichiarato Celli all’agenzia AFP i principali responsabili degli atti di pirateria informatica sono adolescenti americani, ansiosi probabilmente di violare un sito tra i più carichi di simbologia dell’universo di Internet.
Il sito del Vaticano, però, è ben protetto, anche dal collaudato sistema utilizzato: le pagine della Santa Sede, si appoggiano, infatti ad Apache/1.3.27 con moduli di crittazione mod_ssl/2.8.9 OpenSSL/0.9.6g PHP/4.2.2 il tutto basato su workstation Compaq con il proprio particolare “flavor” di UNIX: Tru64.
Nel corso degli ultimi anni i responsabili del sistema informatico hanno reclutato un team di esperti di sicurezza tra i più quotati al mondo con l’unico scopo di proteggere con sistemi hardware e software lo spazio Internet della Santa Sede.
Il sito e il sistema informatico del Vaticano non ha però solo a che fare con i pirati. Ogni mese vengono individuati e debellati qualche cosa come 10.000 file infettati da virus o cavalli di troia.