Ormai ci siamo, abbiamo raccontato per mesi le vicende burrascose vissute dall’edizione estiva del Macworld Expo (che quest’anno sbarcherà nel nuovo centro esposizioni di Boston, dopo vari anni di New York City) e sentivamo già l'”odore di bruciato” da tempo: pochissime aziende si recheranno nella capitale del New England, in primis Apple, che ha trascinato altrove tutti i big e tutti gli emergenti di piccole dimensioni. Spazi molto vuoti a soli 30 giorni dall’inizio di una esposizione con poche decine di espositori e nessuna presentazione o keynote di uomini Apple.
Ancora prima in calendario arriverà il WWDC – Worldwide Developers Conference di Apple a San Francisco, un successo annunciato nonostante un centro congressi prenotato solo nella sua ala, certamente più nuova, ma più piccola, nonostante prezzi d’accesso da capogiro (ma tipici per le conferenze USA) se non siete già massimi sviluppatori per la piattaforma Mac e pure nonostante la non menzione dell’evento all’interno del sito del Moscone Convention Center, che lo deve ospitare.
Apple ha annunciato che per il terzo anno consecutivo ha già venduto quasi tutti gli spazi disponibili nell’area espositiva del Moscone, al momento restano solo una quindicina di piccoli spazi marginali ancora prenotabili dagli interessati (telefonate pure al +1.8054351004), c’è tempo ancora solo fino a venerdì 18 giugno. Il WWDC inizierà lunedì 28 giugno, tutti i dettagli nel nostro precedente articolo.
A San Francisco, il primo giorno del WWDC Steve Jobs in persona sarà il protagonista del keynote inaugurale, con una preview attesissima del prossimo sistema operativo, denominato “Tiger” e quant’altro con cui arringare certamente gli sviluppatori presenti ma forse (le conferme le avremo tra qualche giorno) anche tutti gli interessati in giro per il mondo grazie allo streaming in MPEG4 sul web, grazie a QuickTime.