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AAPL: appuntamento per gli azionisti a Cupertino, il 22 aprile

Con la pubblicazione del documento DEF 14A (PDF di 207 KB), Nancy R. Heinen, general counsel e secretary di Apple avvisa tutti i suoi azionisti che il 22 aprile si terrà  l’assemblea annuale a Cupertino.

Tutti i possessori di almeno una azione AAPL acquistata entro il 24 febbraio 2004 (in quel giorno esistevano 370.519.657 azioni sul mercato, quotate esattamente 22,36 dollari ciascuna) sono invitati a partecipare al voto delle proposte in elenco nell’ordine del giorno, personalmente, via telefono o via internet.

Hanno accesso libero al Teatro del Building 4 del campus di Cupertino tutti gli azionisti ma la capacità  dello stesso è limitata a qualche centinaio di posti, i primi che si registreranno alle 9 del mattino e si accoderanno potranno assistere al meeting con i manager di Apple e, spesso è accaduto, confrontarsi direttamente con loro.

L’ODG è così stato deciso: 1) elezione del consiglio d’amministrazione, 2) conferma della KPMG quale revisore dei conti indipendente per l’anno fiscale 2004, 3) voto delle proposte degli azionisti e 4) altre ed eventuali.

Gli azionisti di tutto il mondo stanno ricevendo via posta il plico che contiene i form DEF 14A, 10-Q e 10-K per una completa analisi degli ultimi “conti” di Apple, come al solito fuori dagli USA i tempi per ricevere tale documentazione sono un po’ più lunghi, ma da Cupertino ci assicurano che il tutto arriverà  per tempo.

Passiamo ad analizzare l’ODG: i sei candidati che Apple propone al tavolo del consiglio d’amministrazione sono una riproposizione degli attuali, ovvero William V. Campbell (63 anni, CEO di Intuit e consigliere di Opsware, dirigente Apple dal 1997), Millard S. Drexler (59 anni, CEO di J. Crew, dirigente Apple dal 1999), Alberg A. Gore Jr. (56 anni, ex vice presidente USA, consigliere di Google, dirigente Apple dal 2003), Steven P. Jobs (49 anni, CEO di Pixar, CEO di Apple dal 1997), Arthur D. Levinson (54 anni, CEO di Genentech, dirigente Apple dal 2000) e Jerome B. York (65 anni, CEO di Harwinton Capital Corp e consigliere di Tyco e MGM, dirigente Apple dal 1997).

Campbell, Gore, Levinson e Jobs avevano personalmente partecipato all’incontro con gli azionisti di un anno fa a Cupertino. Non è noto chi parteciperà  quest’anno ma le raccomandazioni di Apple ai suoi manager sono di essere presenti, compatibilmente ai loro altri impegni.

Come abbiamo già  avuto modo di accennare brevemente, con il form DEF 14A, Apple elenca gli stipendi e il numero delle azioni di alcuni dei suoi manager: Jobs (stipendio 1 dollaro, rimborsi per 403.766 dollari, azioni in possesso 5.060.002, l’1,37% del totale), Tevanian (stipendio 456.731 dollari, azioni in possesso 2.151.252), Anderson (stipendio 656.631 dollari, azioni in possesso 1.702.672), Johnson (stipendio 452.404 dollari, azioni in possesso 1.523.472), Cook (stipendio 617.673 dollari, azioni in possesso 1.354.722), Levinson (stipendio sconosciuto, azioni in possesso 231.600), York (stipendio sconosciuto, azioni in possesso 110.000), Campbell (stipendio sconosciuto, azioni in possesso 90.502), Drexler (stipendio sconosciuto, azioni in possesso 90.000), Gore (stipendio sconosciuto, azioni in possesso 10.000). Gli stipendi del 2003 (quelli noti) sono rimasti sostanzialmente stabili per Jobs, Anderson, Tevanian e Johnson, in crescita per Cook (due anni prima guadagnava 452.219 dollari).

Ricordiamo che per l’anno fiscale 2003 a presiedere il “comitato di compensazione” alla Apple sono stati Campbell, Drexler e Gore. Il top management di Apple (16 dirigenti) possiede tutto assieme il 4,82% delle azioni AAPL con un totale di 17.814.063. Gli altri maggiori azionisti sono Lord, Abbett & Co. con 36.872.450 azioni equivalenti al 9,97% e Private Capital Management con 22.398.487 azioni equivalenti al 6,06%.

A ricevere un consistente bonus (1.500.000 dollari e prestito agevolato della stessa cifra per l’acquisto della sua nuova residenza) è stato solo Ron Johnson (responsabile degli Apple Store retail) per l’eccezionale risultato del suo settore; un totale di 6.697.368 azioni sono state emesse per gli impiegati di Apple, da acquistare alla cifra fissata di 22,76 dollari; sono state cancellate 16.569.193 opzioni il 22 ottobre 2003.

Interessante l’analisi sull’andamento del titolo azionario AAPL, proposto in quest’ultimo documento: ipotizzando di aver investito 100 dollari in azioni Apple nel settembre 1998 queste hanno variato di valore più o meno quanto i mercati di riferimento e al settembre 2003 renderebbero 109 dollari (le recenti impennate non sono state valutate). Gli stessi 100 dollari investiti nell’indice S&P 500 avrebbero reso nello scorso settembre 105 dollari e addirittura 99 dollari se investiti nell’indice S&P Computer Hardware.

Per quel che riguarda la seconda voce dell’ODG, il revisore dei conti KPMG è stato pagato 4.189.700 dollari per i suoi servizi e il board di Apple lo ripropone come il revisore per l’anno 2004.

Un gruppo di azionisti, la United Brotherhood of Carpenters and Joiners of America (possiedono un totale di 6.200 azioni AAPL) ha avanzato una proposta moralizzatrice che si attende di votare al meeting del 22 aprile: abbassare gli stipendi del top management entro il tetto del milione di dollari e limitazione di svariate altre spese ritenute esorbitanti sia per Apple che per molte altre aziende USA, a discapito dei conti societari ma soprattutto a discapito di tutti i suoi dipendenti che possono a volto solo sognare tali buste paga. Chiaramente a questa proposta Apple risponde che non intende porre limiti di spesa per poter restare un’azienda che attrae talenti pagandoli anche lautamente, quindi consiglia gli azionisti di votare negativamente a questa proposta.

Appuntamento quindi per gli azionisti AAPL a Cupertino il 22 aprile alle 10 del mattino, chi non potrà  recarsi di persona potrà  votare anche online con i codici che riceverà  nel plico spedito da Apple, presso il sito www.computershare.com/us/proxy.

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