Va bene ma non benissimo Apple in borsa dopo la presentazione dei risultati fiscali. Il titolo di Cupertino ha infatti concluso la seduta a Wall Street con un +5,88%, ma il segno positivo, pur confortante, non è stato sufficiente a recuperare il -7% dell’altro ieri.
A tagliare le gambe alla corsa del titolo della Mela che durante la notte, nel corso del mercato ufficioso, aveva sfiorato anche il +14%, l’orrenda giornata di Wall Street caratterizzata da un dei tanti ‘sotto zero’ da inverno alpino (ieri -5,69) che caratterizzano l’andamento delle ultime settimane del Dow Jones. In più il Nasdaq (-4,77%) si è collocato ai minimi degli ultimi cinque anni, il che sicuramente ha cancellato molto dell’entusiasmo che era sorto durante e dopo la presentazione dei risultati fiscali.
Oltre ai problemi del comparto tecnologico e del mercato tutto, ci si sono messi anche gli analisti che, come UBS, pur impressionati dai dati del trimestre scorso, sospettano che di fronte a Cupertino ci siano mesi difficili e per questo hanno ridotto le previsioni di profitto e il valore del titolo. UBS in particolare ritiene non sostenibile il prezzo di iPhone il cui successo è stato uno dei fattori determinati dell’ottimismo notturno.
FT Midwest, invece, ha solo tagliato le previsioni di valore del titolo, portandolo a 165$ da un, per ora, effettivamente irrealistico 205$. Anche ThinkPanmure ha ridotto il valore di AAPL da 170 a 140$
Diversi altri osservatori del mercato, pur non tagliando le previsioni, hanno comunque osservato come le previsioni per il futuro formulate da Cupertino non siano del tutto incoraggianti. à questa la posizione di Credit Suisse, RBC Capital e Morgan Keegan.