Il modo con cui gli utenti di Windows XP accedono all’acquisto di CD on line finisce nel mirino dell’antitrust americano. A suscitare il sospetto che il sistema infranga sia le leggi antritrust che, soprattutto, l’accordo faticosamente raggiunto a margine del grande processo che ha coinvolto Microsoft e il Dipartimento di Giustizia, il fatto che il collegamento a ‘Shop for On Line Music’, chiami direttamente Internet Explorer anche se sull’HD sono presenti altri browser e anche se l’utente ne ha selezionati di differenti per navigare in Internet.
Secondo quanto dichiarato da alcune delle parti in causa nel processo questa modalità di richiamo del navigatore Internet sarebbe contraria allo spirito dell’accordo che prevede come Microsoft debba equiparare il suo browser agli altri presenti sul mercato.
Facendo click sul link si giunge ad una pagina di Microsoft dedicata alla musica e sulla quale vengono pubblicizzati album e canzoni. Facendo una ricerca per nome di canzoni si arriva a negozi scelti da Microsoft tra cui uno, quello di Buy.com non è quello gestito indipendentemente dalla grande catena americana ma la versione ‘customizzata’ di Msn.com di proprietà di Microsoft.
Redmond respinge le accuse e sottolinea di non ritenere una violazione agli accordi extraprocessuali l’utilizzo di IE come browser ‘standard’ per l’acquisto di musica on line.
Se le parti, che probabilmente saranno chiamate a discutere della controversia, non raggiungeranno un’intesa non è da escludere il riscorso ad un tribunale.