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Adobe annuncia la famiglia Acrobat 7: tutti i dettagli

Più flessibile, veloce, poliedrico e rivolto ad un target di mercato che diventa sempre più ampio. Adobe annuncia così Acrobat 7, la nuova versione del software per la conversione in formato elettronico PDF di documenti di tutti i tipi.

A presentare qualche giorno fa l’aggiornamento alla stampa italiana é stato Andrea Valle di Adobe Italia che nella sua dettagliata illustrazione (avvenuta su un computer Win) ha confermato le ragioni di chi, ormai, crede che sia restrittivo affermare che Acrobat è l’applicativo che serve per creare file PDF e Adobe Reader (già  Adobe Acrobat Reader) quello utile per leggerli, vista la gran quantità  di funzioni che negli anni sono state aggiunte all’uno e all’altro.

L’intera famiglia Acrobat 7, progettata per migliorare i flussi di lavoro desktop non strutturati, estende gli Adobe Document Services ad un gruppo più ampio di colleghi, collaboratori, clienti e fornitori per condividere una quantità  sempre maggiore di informazioni: comprende Acrobat Elements (solo per Win), Adobe Reader, Adobe Acrobat Standard e Adobe Acrobat Professional.

Tra le novità  di rilievo della versione Professional, l’integrazione avanzata con le soluzioni server Adobe LiveCycle ai sistemi PLM, ECM, ERP è e la possibilità  di creare documenti “commentabili” usando semplicemente Adobe Reader, uno strumento prezioso per i gruppi di lavoro che possono così collaborare alla revisione finale del documento.

Il Reader 7, in pratica, ora permette al fruitore del documento PDF non definitivo di apportare variazioni o arricchirlo di commenti sia mediante tipi pre-formattati di note oppure allegando vere e proprie aree di commento libero. Una volta completati i commenti il sistema invia a chi ha creato il PDF via email e questi vengono fedelmente riprodotti ricomponendosi sul medesimo PDF di partenza, senza dover spedire ancora il file nel verso opposto.

Acrobat Professional è anche in grado di convertire file tridimensionali U3D del CAD/GIS da Autodesk AutoCAD (versione 13 e successive), Microsoft Visio e Project (per Windows) e poterli visionare in Adobe Reader in tutte le loro parti, mantenendo i parametri di scala; i commenti sono aggiunti al PDF e importati nuovamente in AutoCAD come oggetti con un proprio livello.

Un tipo particolare di commento, che nella versione inglese è denominata Call Out (illustrato a lato), viene usato per grafici e schemi CAD. Diventa così possibile inserire il testo che si crede opportuno e vederlo riprodotto in un box esterno all’oggetto in questione.

Il citato Adobe LiveCycle Designer (solo per Windows) è integrato e licenziato direttamente in Acrobat 7 Professional e serve a progettare modulistica PDF e XML con uno strumento di alto livello che incorpora funzioni di business logic, che convalida dati, esegue calcoli, controlla la precisione ed esporta dati su fogli elettronici per l’analisi presso i sistemi centrali.

Sono stati integrati anche vari strumenti per la prestampa come la correzione degli inchiostri di stampa, la calibrazione degli spazi colore e la modifica dello spessore delle tracce. Grazie ad Adobe Reader 7 i file PDF abilitati da Acrobat 7 Professional potranno mostrare l’anteprima delle sovrastampe all’interno del documento stesso.

Un nuovo Organizer gestisce visualmente le raccolte di file PDF, ordinandole cronologicamente.

Acrobat Professional permette anche ai clienti le revisioni via web su Internet Explorer (in Windows) e Safari (su Macintosh)

Mentre la versione Standard crea PDF con un semplice clic da applicazioni Microsoft Office, da Microsoft Internet Explorer (pagine intere o porzioni di testo, solo Win), convertire email o intere cartelle di email da Microsoft Outlook (solo Win), la versione Professional crea PDF aggiungendo il supporto a Microsoft Project e a più report di Microsoft Access.

Adobe LiveCycle Policy Server può essere integrato da Acrobat Professional con una gestione tramite server delle protezioni in remoto consentendo di controllare, revocare e limitare l’accesso ai file PDF; Acrobat Standard e Professional sono in grado di creare cifrature a 128 bit con algoritmo AES per limitare i diversi tipi di accesso.

Adobe, tra i dati salienti del nuovo Reader 7, evidenzia la maggior velocità  di renderizzazione del PDF.
In realtà  svolgendo alcuni test su un Mac G4 dotato di oltre 1 GB di RAM con un file PDF molto complesso (una mappa delle strade del centro di Londra con i percorsi di tutti i mezzi pubblici) Adobe Reader 7, forse perchè ancora in versione ancora Beta, è stato più lento sia rispetto ad Adobe Reader 6 e Apple Anteprima 2.1.0. Con la prima applicazione il file si è aperto in 18 secondi, con Acrobat 6.0 14 secondi, con il visore di default di Mac OS X solo 10 secondi.
Probabilmente la versione definitiva sarà  più efficiente e magari ottimizzati per altri processori.

Una nota negativa, per quanto riguarda il mondo Mac, il fatto che molte novità  della versione Professional siano disponibili solo per Windows, un limite che, a nostro giudizio, poteva forse essere compensata con una limatura del pezzo di listino che, invece, resta lo stesso per Mac OS X e per PC.

Adobe Acrobat 7 Professional per Mac o Win costerà  559 euro IVA esclusa all’utente finale, l’upgrade 189 euro IVA esclusa. La versione 7 Standard costerà  349 euro IVA esclusa, l’upgrade 115 euro IVA esclusa.

Adobe Reader 7 per Mac e Win, come sempre gratuito, sarà  disponibile per il download a partire da metà  dicembre e in versione inglese. Adobe Reader rilascerà  seppure con un po’ di ritardo rispetto alle versioni Mac e Win, anche una versione Unix e Linux, sistemi operativi popolari in ambito server.

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