Trimestre da record ma un 2006 che potrebbe essere più difficile delle previsioni. Questo in sintesi quanto gli analisti e gli investitori hanno potuto apprendere dalla relazione al trimestre fiscale di Adobe.
La società di San Josè ha postato robusti risultati fiscali per il trimestre che si è appena concluso riuscendo a spuntare un profitto di 17 centesimi (105,1 milioni di dollari) nonostante i costi sopportati per l’acquisizione di Macromedia. Il merito è di un’ottima risposta avuta per tutti i prodotti in commercio che ha determinato un aumento del fatturato passato a 655,5 milioni di dollari contro i 472,9 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Senza le spese di incorporazione e quanto investito in stock options, il profitto sarebbe stato di 32 centesimi ad azione (197,5 milioni) contro i 133,8 milioni dello scorso anno.
Il fatto che questi dati siano giunti nel trimestre tradizionalmente meno robusto per Adobe è stato dovuto, ha spiegato il CEO Bruce Chizen, alla forte domanda per i prodotti Acrobat e per le suite della creatività .
Ma alla buona notizia di un business che continua a tirare si affianca quella meno buona di un trimestre in corso che potrebbe essere al di sotto delle previsioni. Inizialmente Adobe pensava a profitti per 32 centesimi per azione, ora fissa il pronostico tra i 30 e i 32 centesimi per azione. La riduzione delle previsioni è dovuta al processo di integrazione di Macromedia che potrebbe prendere più tempo di quanto inizialmente previsto.