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Aggiornamenti del week-end da Apple

Mac OS X e OS 9 beneficiano di piccoli aggiornamenti correttivi, senza attendere i fasti ed i clamori dell’imminente MacWorld di luglio. Saggia politica che evita di concentrare troppa carne sul fuoco, rischiando di far passare inosservati annunci “minori” rispetto ad altri e, cosa più importante, risolvendo adesso, alcuni problemi nei quali gli utenti potevano essere incappati.

Uno dei fastidi, infatti, che si potevano presentare con Mac OS X, al risveglio della macchina dallo stato di sleep, era il mancato riconoscimento istantaneo dei settaggi di rete, con conseguente blocco delle comunicazioni ed impossibilità  a collegarsi. Disfunzione che avveniva sia utilizzando il modem che la linea xDSL, costringendo al riavvio forzato dell’intera macchina: il “Networking Update”, si occupa di eliminare proprio questa sfortunata condizione.
Minimo, ma sopportabilissimo effetto collaterale, di tale aggiornamento, è il reset dei settaggi relativi al Portachiavi che conserva tutte le password. Per questo motivo, applicazioni che lo sfruttano, come Mail, chiederanno di nuovo, durante l’operazione di check della posta, conferma di come accedervi.
Un po’ più di 700 KB, al momento ottenibili solo tramite il sistema di aggiornamento automatico di Software Update.

Di doppia natura, per OS X ed anche per il tradizionale Mac OS 9, invece, è l’altro aggiornamento, AirPort 2.0.4, volto a migliorare le caratteristiche della connessione senza fili di casa Apple.
Abilitato a funzionare sia con le nuove che con le vecchie basi Airport, l’updater permette di interpretare correttamente la chiamata via telefono standard PPP, per sfruttare la capacità  di Accesso Remoto attraverso la Base Station, si rende compatibile con i client Windows che usano il protocollo PPTP (Point to Point Tunneling Protocol) o IPSec per le reti di tipo VPN.
Di marginale interesse, per noi Italiani, l’assistant del setup, adesso riesce a configurare la Base Station con le informazioni per l’account di America Online (AOL).
Dunque, 2.4 MB che appariranno disponibili, nell’elenco proposto da Software Update, solo dopo aver effettuato l’aggiornamento del “Networking Update” precedentemente descritto.

Entrambi gli updater, richiedono il riavvio della macchina, dopo la loro applicazione, dato che i pacchetti vanno ad installare componenti, molto in profondità  nel Sistema Operativo (il quale, in seguito alla doppia applicazione, guadagna la build di 5S66).

Ricordiamo, che, anche in assenza di aggiornamenti “stand-alone” (come in questo caso), Software Update, presenta comunque un’opzione per registrare e conservare gli aggiornamenti applicati, che torna molto comoda, specialmente quando si hanno a disposizione più Macintosh sui quali effettuare l’operazione.

D’altro canto, persino il Mac OS 9, dato per morto e sepolto da parte degli programmatori, secondo le direttive di Steve Jobs, all’ultima conferenza degli sviluppatori, beneficia di due upgrade, specificatamente dedicati.

Il primo è l’Apple Authoring Support 1.1.9, ovvero quel complesso di estensioni e drivers che si occupa di fornire la capacità  di masterizzare CD di dati ed audio, per mezzo delle sole risorse del Sistema Operativo, senza la necessità  di un software appositamente dedicato.
In questa recente incarnazione, viene aumentata la gamma di drives CD-R riconosciuti e migliorata l’affidabilità , nelle operazioni di masterizzazione, di iTunes e Disc Burner. L’elenco dei dispositivi esterni compatibili, è consultabile presso un’apposita pagina web, tra quelle che Apple dedica ad iTunes.

Ultimo, ma non ultimo per importanza, è l’elemento CarbonLib 1.6, estensione che consente l’uso delle applicazioni programmate secondo le specifiche “Carbon” anche su OS 9. Quasi 3 MB di download obbligatorio, suggeriti, da un documento tecnico di Apple, a riguardo, anche per chi si trova ad utilizzare l’ambiente Classic.

Entrambi i pacchetti, sono scaricabili direttamente: l’Apple Authoring Support 1.1.9, dal peso inferiore ai 2 MB, da questo link, e la CarbonLib da quest’altro. Al momento, tutti e due, sembrano destinati ai soli possessori di OS in versione US; infatti gli stessi aggiornamenti per la versione italiana del Sistema sono ancora fermi alla precedenti versioni 1.1.5 e 1.5 rispettivamente, e, per quello che riguarda l’Authoring Support, molto curiosamente una nota di Apple nega proprio la possibiltà  di utilizzarlo sul Sistema in Italiano.

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