Il mercato dei PC in Europa non si è ancora ristabilito. Nel primo trimestre le vendite sono state ancora basse e l’unico settore che mostra un certo grado di salute è quello dei laptop.
A dimostrare che l’ottimismo senza condizioni di un paio di anni fa è ancora di là da venire è una indagine di IDC diffusa nei giorni scorsi. La società di analisi di mercato mostra che, ad esempio, in Inghilterra, uno dei tre principali mercati Europei, le vendite di computer nel primo quarto dell’anno sono calate dell’8,1%, lo stesso dato negativo che si riscontra in Spagna, un paese sotto osservazione perché quello che ha maggiori spazi di crescita per una penetrazione inferiore dell’informatizzazione e che ha quindi ancora ampi margini di crescita.
La stessa situazione si riscontra in Germania, il più importante mercato informatico d’Europa e il terzo maggiore a livello mondiale per fatturato dopo quello americano e giapponese.
La crisi, secondo IDC, sarebbe determinata essenzialmente da un blocco delle sostituzioni delle macchine nel settore industriale che sta ancora attendendo la ripresa per tornare ad investire. Forse solo nel secondo semestre, sostiene IDC, si potrà assistere ai primi segnali della ripresa reale anche per il settore informatico
A quel punto, sempre secondo IDC, a beneficiare maggiormente del ritorno agli acquisti dovrebbe essere chi punta essenzialmente sui portatili. Già oggi in Europa, come altrove, si tratta di un settore che sta andando discretamente bene tanto da essere in positivo rispetto allo scorso anno. In Inghilterra ad esempio le vendite di laptop sono cresciute del 10,3% nel primo trimestre rispetto al 2001 con un piccolo del +46,2% in ambito consumer.
Un trend di crescita che è destinato a continuare. Entro il 2006, sostiene IDC, le vendite di portatili saranno il 50% del totale e la base di installato sarà al 30%.
