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Alla fiera di Netscape una parte anche per iMovie 2?

Nei giorni scorsi a questo proposito si sono inseguite voci sulla possibilità  che l’applicazione per il video-editing casalingo possa fare il suo debutto in una versione 2.0 che non sarebbe più concessa solo in bundle con gli iMac, ma venduta anche come prodotto separato. L’indiscrezione è circolata con insistenza dopo che Mac The Knife ne aveva fatto cenno per primo.
Seconto l’anonimo ma sempre molto ben informato autore della pagina Web pubblicata da MacWeek, iMovie 2 avrebbe novità  nell’interfaccia, nuove funzionalità  e, al contrario della versione 1.0, sarebbe supportato su tutte le macchine Apple. Il prezzo per la vendita dovrebbe essere competitivo, almeno per il target cui si rivolge: 99$.
A parte iMovie 2 è difficile che, nonostante la massiccia presenza di Apple, si possano vedere altre novità  con la Mela a Los Angeles, se si eccettua MacOs 9.04. Sembra infatti rientrata la possibilità  che possa debuttare proprio ad Internet World una revisione di iMac, nonostante il pubblico e il contesto possano essere favorevoli ad un lancio di una macchina che a Cupertino da sempre si promuove come il modo migliore per connettersi ad Internet. La rinuncia di Steve Jobs a tenere il keynote, d’altra parte, é un indice importante del fatto che Apple non ha in serbo nulla di rilevante per Inyternet World, e forse proprio l’avere realizzato che un keynote senza nulla da mostrare non aveva molto senso ha indotto l’iCeo a cedere il passo a Steve Case.
Il CEO di America On Line, al contrario di Jobs, invece qualche cosa di interessante da mostrare ce l’avrà . Si tratta della versione 6.0 di Netscape, il primo vero upgrading da un paio d’anni a questa parte del navigatore oggi di proprietà  del maggior provider americano.
Come i nostri lettori sapranno Nescape 6 è il primo frutto visibile del progetto Mozilla lanciato due anni fa quando la società  del timone era ancora indipendente e padrona di buona parte del mercato. Allora, per cercare di frenare Internet Explorer, venne affidato ad un team interno lo sviluppo di un prodotto interamente nuovo che sarebbe stato realizzato con le modalità  dell’Open Source. Alla base del nuovo navigatore anche un nuovo motore per il rendering dell’HTML denominato Gecko.
Da allora è passata molta acqua, forse troppa, sotto i ponti e moltissimo è cambiato sul mercato di Internet. IE, di fatto, è lo standard per tutte le piattaforme, Nescape arrivato alla versione 4.7 è un pachiderma che fatica a muoversi da una pagina HTML all’altra, tanto da essere insidiato da navigatori promossi da società  indipendenti come Opera e, per il mondo Mac, iCab. In aggiunta a ciò la società  che diede il via alla rivoluzione di Internet di fatto non esiste più, acquistata sda America On Line mentre in una lunga agonia stava quasi per cadere preda del rigor mortis.
Nelle mani di AOL il progetto Gecko/Mozilla andò avanti ma molto a rilento principalmente per la continua emorragia di ingeneri e tecnici. Tutti coloro che contribuirono a lanciare il primo browser commerciale hanno infatti lasciato la società  monetizzando le azioni Netscape che convertite in azioni AOL li hanno fatti diventare miliardari da un giorno all’altro.
Solo dei giorni scorsi è la notizia che il nuovo browser denominato Netscape 6 (la versione 5 è stata saltata forse per portarsi avanti di un numero rispetto a Internet Explorer) avrebbe fatto il suo debutto ad Internet World. Si tratta solo di una versione di sviluppo (una beta), ma è bastato per ridestare le speranze in quella fetta di mondo che ancora oggi non digerisce il navigatore di Microsoft.
Le sue caratteristiche paiono rivoluzionarie rispetto al vecchio Communicator, soprattutto, finalmente, dovrebbe trattarsi di un prodotto agile (poco più di 5 MB di download) e basato su tecniche moderne come la modularità . Gecko, in particolare, sembra avere convinto più di uno dei protagonisti dell’IT. Nokia e IBM, ad esempio, hanno annunciato di avere intenzione di acquistare in licenza il motore per l’utilizzo, rispettivamente, in telefoni cellulari e dispositivi per la navigazione in Internet di prossimo rilascio.
Basterà  tutto questo per lanciare una sfida ad IE?

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