Una prossima delle prossime versioni di iTunes potrebbe essere in grado di presentare i testi delle canzoni e l’iPod diventare una macchina per karaoke virtuale facendo scorrere sullo schermo i testi dei brani che si stanno ascoltando. Questa la prospettiva che si staglia all’orizzonte dopo la notizia che Gracenote, l’azienda che sta dietro al riconoscimento automatico dei titoli delle canzoni ‘rippate’ da iTunes, ha sottoscritto un accordo con le principali case discografiche per la distribuzione dei testi delle loro canzoni.
Secondo quanto si apprende, Gracenote ha in pratica ottenuto il diritto da case di produzione quali Sony Bmg, Vivendi Universal, Bertelsmann il diritto di ridistribuire con le sue tecnologie i testi di circa un milione di canzoni. In termini pratici questo significa che Gracenote potrà a sua volta cedere il servizio a terzi che si collegheranno ad un database scaricando le parole dei brani musicali oltre che la musica. Si può anche ipotizzare che il sistema possa funzionare anche con i Cd; basterà che il disco contenga le risorse necessarie ad identificare ogni canzone e che il computer che legge il disco sia collegato ad Internet.
Gracenote cita esplicitamente tra partner che potrebbero essere interessati alla novità Apple con il suo iTunes. Come accennato poco più sopra Cupertino avendo iPod nel suo patrimonio tecnologico potrebbe sfruttare la novità per creare una versione del player capace di leggere i testi delle canzoni scaricati da iTunes. Potrebbe anche essere possibile fare ricerche delle canzoni da acquistare o ascoltare per brani di testo invece che solo per titolo o nome dell’autore.
Le case discografiche, che ritengono i testi delle canzoni un patrimonio non sfruttato adeguatamente dal punto di vista economico, plaudono all’accordo che potrebbe portare una significativa quantità di denaro nelle loro casse. La stima è di 4 miliardi di dollari in più ogni anno. I discografici sperano anche che il patto con Gracenote convinca alcuni siti che oggi pubblicano i testi delle canzoni senza avere acquistato il diritto a pagare.
Secondo Ross Blanchard, vice president of Business Developement, i consumatori finali non avranno un significativo aggravio dei costi sulla musica che andranno ad acquistare.
Inizialmente il servizio interesserà solo gli Stati Uniti. In una fase successiva si espanderà ad interessare tutti i paesi del mondo e le case discografiche con cui Gracenote ha degli accordi commerciali.