Antitrust e Apple. La coppia si riforma, questa volta in Francia, dove si sarebbero svolte perquisizioni nei negozi di grossisti e distributori francesi della Mela. L’azione sarebbe stata disposta dall’autorità garante per la concorrenza al fine di verifica la sussistenza d’infrazioni alle norme per la corretta concorrenza.
Secondo il giornale economico Les Echos, l’acquisizione di documentazione sarebbe avvenuta alla fine della passata settima presso gli uffici di Apple Francia, e i suoi principali distributori, Ingram e TechData. Secondo alcune fonti anche alcuni negozi sarebbero stati visitati alle autorità.
La vicenda avrebbe preso il via nei mesi passati quando sono giunte sul tavolo dell’antitrust le denunce di eBizcuss, un fallito rivenditore Apple che aveva quindici negozi sul territorio francese. La realtà commerciale accusava Apple di avere favorito slealmente la propria catena di vendita, gli Apple Store, favorendola dal punto di vista della disponibilità dei prodotti; le autorità vorrebbero capire se davvero Apple, come dice eBizcuss, ha operato per ritardare le consegne ai negozi di prodotti che invece erano consegnati ai suoi store. Accuse anche per i margini di profitto, giudicati troppo bassi e in quanto tali capaci di mettere in ginocchio i suoi partner.
Apple è sotto inchiesta in Francia anche per altre pratiche anti concorrenziali e in particolare le condizioni applicate agli editori che vogliono vendere riviste attraverso App Store. Lo scorso anno, dice Les Echos, Apple aveva alzato il prezzo minimo di vendita dei giornali con una decisione che gli editori avevano definito «brutale e unilaterale». Anche qui l’antitrust vuol capire se ci sono state pratiche che hanno violato le norme antitrust e Apple ha abusato di una posizione dominante.
Ricordiamo che Apple ha avuto seri problemi e una condanna in Italia dove l’antitrust l’ha sanzionata per non avere rispettato le norme di trasparenza sulla garanzia dei prodotti. In Europa è in corso un’indagine sul rapporto tra Apple e gli operatori mobili; alcuni di essi accusano Apple di applicare clausole vessatorie per avere iPhone, abusando sempre della sua posizione dominante.