Apple non esclude di dover costruire gli iPhone negli USA invece che in Cina

[banner]…[/banner]

Foxconn, l’industria manifatturiera partner di Apple, sta studiando la fattibilità tecnica ed economia di spostare la produzione degli iPhone negli USA. Lo riferisce il giapponese Nikkei Asian Review, sito web che rinvigorisce le voci secondo le quali Cupertino potrebbe un giorno presentare un iPhone interamente “Made in America” anziché farlo assemblare all’estero ed esportarlo in tutto il mondo come fa ora.

Apple avrebbe chiesto sia a Foxconn, sia al fornitore rivale di questa, Pegatron, di studiare la fattibilità di un iPhone a stelle a strisce; Terry Gou, il presidente di Foxconn, non è entusiasta dell’idea poiché questo, inevitabilmente, innalzerebbe i costi di produzione rispetto a quelli che è possibile ottenere in Cina.

Parlando all’inizio dell’anno alla Liberty University in Virginia, il neoeletto presidente Donald Trump aveva detto che avrebbe costretto Apple “a riportare negli USA la costruzione dei loro dannati computer e di tutto l’altra roba che costruiscono”. Trump aveva parlato anche di tassare l’export di Pechino fino al 45% per riportare in America “i posti di lavoro che ci hanno rubato”.

Parlando della questione produzione iPhone in USA, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, a dicembre dello scorso anno aveva spiegato che la produzione in Cina avviene non tanto per una questione di costi della manodopera ma per il livello di abilità e competenze delle aziende. “Gli americani” aveva detto Cook, “hanno perso quel tipo di abilità vocazionali; voglio dire, se mettessi insieme tutti gli attrezzisti e gli stampisti degli Stati Uniti riempiresti la stanza in cui sediamo ora, mentre in Cina ti occorrerebbero più campi da calcio”.

Altro problema sollevato allora dal CEO di Apple sono le norme fiscali. “Mi piacerebbe portare indietro delle risorse negli Usa, ma non sarebbe una cosa ragionevole con le attuali norme fiscali costerebbe il 40%”; è ancora: “È una regolamentazione fiscale fatta per l’era industriale e non per quella digitale. È pessima per l’America e doveva essere sistemata molti anni fa. Ormai è passato il momento per farlo”.

Un dirigente che lavora nel settore industriale ha spiegato al Nikkei che gli Stati Uniti non hanno “grovigli di fornitori” necessari per produrre gli iPhone. Apple si serve a Taiwan di TSMC per la realizzazione dei chip Ax, in Giappone di Sharp e d Japan Display per i display, della sudcoreana SK Hynix e della giapponese Toshiba per le memorie.

“Realizzare un iPhone richiede un insieme di fornitori che negli Stati Uniti, al momento, sono assenti”. Anche se Trump imponesse il 45% di tassazione sui prodotti importati dalla Cina, le aziende USA potrebbero decidere nonostante tutto di produrre oltreoceano, fintanto che costi e dazi saranno inferiori rispetto a quanto si dovrebbe spendere per costruire e dare il via a linee di produzione statunitensi”.

La produzione industriale negli Stati Uniti solleva dubbi sui margini di profitto di Apple e di conseguenza su quanto costerebbe un iPhone made in USA. Il Wall Street Journal ha calcolato che a parità di dispositivo, il prezzo finale al pubblico dovrebbe essere superiore di 90$. WSJ ricorda che non si tratta ad ogni modo solo di un problema di manodopera: la Cina non solo produce ma compra anche gli iPhone. Sarebbero disposti a comprare un prodotto ancora più costoso e non prodotto da loro?

costruire gli iphone negli USA

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Le offerte per i vostri regali di natale

Regali di Natale Apple, gli sconti che non troverete da nessun’altra parte

Cercate un regalo Apple in sconto? Ecco qui la lista delle migliori promozioni su Amazon, tra iPhone 14, mouse, iPad, Airtag, Airpods e molto altro
Le migliori borse e i migliori zaini per portatili Mac e PC

I migliori zaini e borse per portatili Mac e PC

Ecco i migliori zaini per portatili, da acquistare su Amazon se avete un PC: prezzi per tutte le tasche.

Sconti fino al 52% su Piquadro su borse, zaini e cartelle in pelle, ideali per un regalo

Su Amazon arrivano importanti sconti Piquadro. Tanti prodotti per uomo e donna, utili anche per trasportare computer, con sconti che non troverete altrove
Samsung Galaxy Buds FE quasi alla metà del prezzo su Amazon

Black Friday, le Samsung Galaxy Buds FE quasi a metà del prezzo su Amazon

Samsung Galaxy Buds FE quasi alla metà del prezzo su Amazon: poco più di 50 euro per questi auricolari dotati di cancellazione attiva del rumore.
Xbox Serie X con Diablo IV al minimo, solo 399€

Xbox Serie X con Diablo IV al minimo, solo 399€

Xbox Serie X in super offerta su Amazon solo 399 euro e incluso c'è anche Diablo IV

Auricolari Oppo Enco Air3i, prezzo minuscolo, solo 39,99€

Su Amzon gli auricolari Oppo Enco Air3i, ultima generazione di auricolari low cost ma di qualità con driver giganteschi e cancellazione del rumore in chiamata, scendono al minimo. Solo 39,99 euro
Il caricatore da parete Baseus GaN5 Pro da 100 W è in sconto

Offerta Flash, caricatore VoltME 100 W a tre porte, solo 26,94€ con un codice

Prezzo top per un caricabatterie da 100W. Ricaricate tutto alla massima potenza, alimentate tre dispositivi, spendendo solo 26,94€. Pochi pezzi disponibili
Zecamin il compatibile Airtag davvero low cost, solo 11,30€ l'uno

Zecamin il compatibile Airtag davvero low cost, solo 11,30€ l’uno

Su Amazon arrivano i tag Zecamin. Sono alternativi ma perfettamente compatibili con gli Airtag e costano nella confezione da quattro solo 11,30 euro l'uno
Solo 39,99 euro per la lampada Xiaomi che salva la vista quando usate il PC o Mac

Solo 39,99 euro per la lampada Xiaomi che salva la vista davanti al computer

Ecco la lampada Xiaomi da monitor che vi salverà la vista se lavorate al PC nelle ore notturne. La pagate al minimo storico: 39,99 euro.
Sono arrivati gli iPhone 15 e 15 Pro, primo contatto

iPhone 15 Pro Max 1 TB, minimo di sempre e sconto di 230 €

Su Amazon tornano gli iPhone 15 Pro Max in spedizione immediata. Ottima occasione per chi li cerca nei negozi e non li trova. E potete anche pagare a rate e restituire fino al 31 gennaio ma soprattutto sono in sconto: risparmio da 220 € per il modello da 1 TB

Ultimi articoli

Pubblicità