Apple è stata sorpresa dalla richiesta di amminstrazione controllata presentata da GT Advanced. A dirlo è il portavoce di Cupertino Chris Gaither, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Reuters. Anche se non vengono espresse opinioni sulla scelta del partner cui Apple aveva affidato il compito di mettere le basi per il salto qualitativo più ingente in fatto di componentistica degli ultimi anni, l’adozione di vetri di copertura in zaffiro sintetico, la voce che rimbalza dalla nota di agenzia è rilevante perchè molti ritengono che la Mela abbia giocato un ruolo importante nel non ancora chiarito percorso che ha condotto GT Advanced a chiedere la protezione del Chapter 11 e che forse un ruolo anche più importante potrebbe giocarlo in futuro.
Anche se Apple, secondo quanto si apprende, non aveva avuto alcun indizio sulla situazione critica dal punto di vista finanziario di GT Advanced e quindi non poteva immaginare che sarebbero stati fatti passi formali per evitare il fallimento, secondo alcune fonti sarebbe stata proprio la mancata fornitura di vetri di copertura per iPhone 6 e iPhone 6 plus ad avere dato il colpo finale alla liquidità dell’azienda americana. Apple avrebbe infatti trattenuto il pagamento di una sostanziosa tranche che avrebbe potuto dare fiato al business del partner.
In ogni caso Apple, come dice ancora Chris Gaither, al momento tiene la situazione sotto controllo e collabora attivamente con il magistrato che dovrà curare il processo di risanamento. Una dichiarazione appare particolarmente importante in merito: «siamo impegnati – dice il portavoce Apple – a preservare l’impiego in Arizona e lavoreremo con le autorità statali e locali mentre consideriamo i nostri prossimi passi». Sembra di intuire che ai piani alti di Cupertino non sia affatto intenzionati a concedere a GT Advanced di prendere decisioni sull’impianto e sulle strategie che ruotano intorno ad esso, anche perchè se è vero che il personale che lavora al suo interno è dipendente di GT Advanced, e quindi licenziamenti e trasferimenti sono in capo a quest’ultima società, è altrettanto vero che macchine l’intera struttura sono di proprietà di Apple e che su questo impianto era stata fatta una importantissima scommessa.
Una delle ipotesi sul tavolo, fino ad oggi vociferata solo da alcuni osservatori indipendenti, è che Apple possa prendere la palla al balzo e rilevare interamente la gestione dell’impianto, occupandosi in proprio di produrre il vetro zaffiro. Con in mano le fornaci e incorporando il personale oggi attivo in Arizona, senza necessità di affidare la logistica ad un partner, ma con un portafogli sterminato sommato alla cura maniacale della filiera della qualità, Apple potrebbe forse recuperare il tempo perduto avere la possibilità di dare agli iPhone 6s e iPhone 6s Plus quei vetri in zaffiro che molti pronosticavano fossero la principale novità dei modelli in arrivo il prossimo anno.
