Forte balzo in avanti della quota percentuale di mercato di Apple durante il quarto fiscale concluso a marzo. Secondo alcuni dati forniti dalla società d’indagine Merril Lynch Cupertino sarebbe riuscita a conquistare negli USA il 3,6% delle vendite, un intero punto percentuale in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Steven Milunovich, che ha redatto l’indagine, ritiene che il dato sia ‘un solido elemento d’evidenza che l’effetto volano prodotto da iPod sta cominciando a manifestarsi’. I maggiori vantaggi sarebbero prodotti dalla vendite delle macchine di fascia entry level più che dai PowerMac. Apple venderebbe, infatti, ancora i Mac mini e, in vista di un rinnovo ormai prossimo, vederà altrettanto bene anche gli iMac. I PowerMac, è il parere di Milunovich, sono destinati ancora a calare nella loro percentuale sul totale. Attualmente rappresentano il 22% del mix di Apple, ma in futuro scenderanno ancora di qualche punto.
Milunovich, in ogni caso, è tra coloro che elogia l’aggiornamento delle macchine professionali di mercoledì grazie al quale si può ‘avere di più a meno’, ma gli acquirenti che arrivano ora alla piattaforma, sceglieranno molto probabilmente Mac mini o iMac G5.
Milunovich, come accennato, è tra coloro che reputano ormai molto prossimo il lancio di nuovi iMac e nuovi eMac. Questo avverrà per massimizzare le potenzialità di Tiger e raccogliere il frutto, in termini di vendite, che è in grado di portare il sistema operativo preinstallato sulle nuove macchine.