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Apple cerca accordo con i network televisivi per Tv on demand?

Apple sta meditando una sfida ai distributori di spettacoli TV via cavo? Secondo MediaMemo di Peter Kafka, uno dei blogger del solido (dal punto di vista delle informazioni cui attinge) All Things Digitale, ritiene l’ipotesi molto probabile viste le numerose fonti che dall’€™interno dello showbusiness puntano in questa direzione.

Secondo Kafka, Apple avrebbe affidato a Eddy Cue, il capo del settore che fa riferimento ad iTunes, di contattare vari network Tv con il proposito di convincerli ad accettare un piano in base al quale per un costo mensile di 30 dollari, i clienti potrebbero accedere alla libreria dei contenuti video delle reti televisive, andando alla ricerca di spettacoli Tv vecchi e nuovi da vedere a casa propria. Questo servizio ‘€œon demand’€ sarebbe svolto passando da iTunes utilizzando ovviamente la rete Internet per raggiungere gli utenti.

Le fonti del giornalista sottolineano come i network TV siano molto allettati dalla proposta di Apple che potrebbe contribuire a risollevare il fatturato che deriva dalla cessione dei diritti alle società  che distribuiscono gli stessi contenuti via cavo. Sussistono però alcune preoccupazioni tra cui la necessità  di mantenere rapporti con colossi quali Comcast (che, appunto, porta nelle case di milioni di americani i buquet delle TV a pagamento); in primo piano anche gli effetti che un accordo quale quello proposto da Apple potrebbe avere sugli introiti pubblicitari. Anche se è vero che si potrebbero avere video su iTunes solo quando questi sono già  passati in televisione è altrettanto vero che gli inserzionisti potrebbero richiedere una revisione dei costi dei loro contratti stante la presenza di un nuovo canale che sottrae telespettatori sul medio periodo.

Anche se Kafka sminuisce la rilevanza della mossa in rapporto al lancio del nuovo tablet e una nuova Apple TV, non dovrebbe sbagliarsi chi colloca i due prodotti hardware al centro della strategia profilata. Il portatile derivato dalla piattaforma iPhone potrebbe essere infatti in grado di portare in mobilità , in casa e fuori dalla casa, i contenuti acquistati con il canone mensile senza ricorrere ad un vero e proprio portatile, la Apple Tv sarebbe, invece, un ottimo strumento per mandare tutto su un Tv del salotto.

Secondo All Things Digital Apple vorrebbe chiudere un accordo presto per lanciare il servizio ad inizio 2010, ma i tempi sembrano davvero troppo stretti. Una strategia possibile potrebbe fare leva su Disney, partner storico di Cupertino di cui Jobs (via cessione di Pixar) è anche il più importante socio individuale, e proprietaria di numerosi network TV, ripetendo la mossa andata a segno con il lancio del negozio di film su iTunes aperto proprio con un solo partner: Disney.

Inutile dire che, almeno in una fase iniziale e poi anche a medio termine, il servizio riguarderà  unicamente il mercato americano. Solo in una fase successiva toccherà  altri paesi. Per quanto riguarda l’Italia è meglio farsi pochissime illusioni. Il nostro sistema radio televisivo, specie quello della TV generalista pubblica e privata, quando si tratta di sfruttare nuovi canali per la distribuzione è purtroppo al paleolitico, era geologica di riferimento, per altro, anche di quegli enti, antiquati e polverosi e probabilmente anche disinteressati oltre che disinformati in materia, interni ed esterni alle televisioni, che dovrebbero muoversi per costruire uno scenario di movimentazione dei contenuti verso i nuovi media.

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