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Apple, chi guadagna, quando guadagna

Apple, nonostante il non raggiungimento dei target di vendita prefissati, ricompensa vari dipendenti con bonus sullo stipendio. Così duecentotrenta impiegati, a vari livelli, ricevono extra che variano dal 3 al 5% dello stipendio base. Diversi top manager di Apple, invece, hanno visto fluttuare, a seconda dei casi, al rialzo o al ribasso, il proprio stipendio annuale.

Questi alcuni dei dati che si evidenziano dai documenti fiscali (290 KB) che l’azienda di Cupertino deve pubblicare per la SEC – Securities and Exchange Commission statunitense a pochi giorni dall’annuale riunione degli azionisti che si terrà  a 1 Infinite Loop il 24 aprile 2003 alle 10 del mattino (chi non potrà  recarsi personalmente potrà  votare le proposte a questo sito).

Venendo al dettaglio dei principali manager, scorrendo il documento, scopriamo che il responsabile delle vendite Tim Cook passa da poco più di 452 mila del 2001 a poco meno di 564.000 dollari del 2002 e che il responsabile del software Avadis Tevanian passa da 461.000 dollari a 492.000 dollari.

Scende qualche scalino in fatto di ricompensa il responsabile finanziario Fred Anderson (nel 2001 stipendio per 657.000 dollari, nel 2002 di dollari sono stati 656.000) e il responsabile dell’hardware Jon Rubinstein (da poco meno di 470.000 dollari a 452.000 dollari)

Oltre un mese fa vi davamo conto dei “rimborsi spese” dovuti al CEO Steve Jobs per l’uso dell’aereo executive (costato ad Apple circa 90 milioni di dollari in costo e tasse), adesso si apprende che il totale di questi rimborsi equivale a 2,2 milioni di dollari.

Non bisogna neppure dimenticare, quando si parla della retribuzione di Jobs, le quote di Apple che controlla e per le quali vi rimandiamo al nostro articolo di ieri. In sintesi, però, va detto che le 23.810.002 azioni in suo possesso rappresentano il 6,2% di tutte le azioni in circolazione, solo due azionisti lo superano, il fondo Janus Capital Management col 6,47% e Lord Abbett & Co. con l’8,57%.

Come accennato è interessante notare (pagina 9 del PDF) che diversi obiettivi di vendita e di fatturato sono stati mancati dall’azienda di Cupertino ma i bonus sono arrivati ugualmente “perché l’impegno profuso è stato alto e le fasi negative dell’azienda non possono essere a loro imputate”.

AAPL, alla borsa statunitense, si è dimostrato un titolo che, nel corso di questi ultimi anni, ha performato peggio della media dei mercati, infatti a pagina 13 del PDF di Apple il grafico dimostra che 100 dollari investiti nel settembre 1995, nel settembre 1999 avevano più che triplicato il valore per Apple ma poi la discesa è stata continua fino ai 23 dollari del settembre 2002, peggio dello S&P500, che nel settembre 2002 fa segnare 27 dollari e dello S&P500 Computer Hardware che fa segnare nello stesso periodo ben 77 dollari.

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