Avendo seguito tutti i grandi eventi Apple mondiali negli ultimi anni, i redattori di Macity ormai hanno sviluppato un certo “occhio clinico” per verificare il successo o meno di una manifestazione: quello che possiamo affermare senza ombra di dubbio è che l’Expo di Parigi e’ stato l’evento Apple più riuscito degli ultimi 3 anni.
Gli stand della manifestazione sono stati riempiti dal primo all’ultimo giorno (ben 5) da una quantità enorme di visitatori che non sembrava scemare anche nelle ore prossime alla chiusura.
Nei giorni lavorativi infatti vi era un afflusso continuo con un picco verso le 17, ora in cui i parigini che uscivano dal lavoro si accalcavano presso gli stand degli espositori o dei rivenditori per raccogliere notizie o fare acquisti.
Le motivazioni per un tale affollamento possono essere tante: l’ottima copertura sui media dell’evento, una riuscita pubblicità murale che puntava sullo “switch” in maniera discreta (“scopri perchè il tuo prossimo PC sarà un Mac”) o sulla connettivita’ a qualunque apparecchio digitale (e qui soprattutto il boom della fotografia “numerique” ha la sua parte), la consapevolezza di molti utenti Mac che con Jaguar si è aperta una nuova stagione per il Mac che li spinge a rinnovare macchine ed entusiasmo.
Oltre a questo naturalmente una formula che abbina l’esposizione alla vendita dei prodotti: molte aziende come Formac, Lacie, Freecom, Quark non avevano un proprio stand qui ma i loro prodotti erano in vendita presso le grandi catene specializzate in Mac e non presenti all’Expo ed hanno ottenuto un buon riscontro.
Ovviamente chi esponeva direttamente aveva la possibilità di illustrare meglio al pubblico non esperto le capacita’ dei propri prodotti: uno dei più evidenti riscontri era la quantità di stampanti Epson che venivano portate fuori dalla fiera su carrelli e sotto il braccio dei visitatori: grazie al rinnovo della gamma e agli sconti sui modelli meno recenti ma anche grazie ad una esposizione delle qualità delle varie possibilita’ di utilizzazione che vedeva un operatore dell’azienda per quasi ogni stampante esposta; un sforzo organizzativo che ha dato i suoi frutti nell’immediato e lo darà nel futuro.
Che dire poi dello stand Apple, con anche la sua “diramazione” education, presidiato come di consueto da decine e decine di “assistenti” di ogni età e provenienti da ogni paese d’Europa: francese e inglese le lingue principali ma non mancavano nostri rappresentanti per spiegare i segreti dei vari modelli e delle applicazioni nell’idioma italico.
Il tema della fiera e le domande del pubblico, per quello che abbiamo potuto constatare non vertevano tanto sui modelli presentati, apprezzati comunque per la loro estetica a prescindere dai Mhz, quanto sulle funzionalità del software e, per i vecchi utenti, sulla possibilita’ di passare a Mac OS X.
Il software è stato dunque uno dei protagonisti e Jaguar ha fatto la sua parte per convincere i più restii a seguire il nuovo sistema operativo.
Rimangono degli ambiti in cui il passaggio non e’ stato completato come il settore musicale che era quello che mostrava il maggior numero di computer con la mela iridata (il menu Apple di Mac OS 9) ma anche qui i segnali sono incoraggianti: Cubase SX arriverà in Ottobre, Logic (ora proprietà di Apple) mostrava una soluzione completa di software e hardware per X e alcune aziende come Storm presentavano un piccolo studio virtuale basato interamente su X.
Un altro degli aspetti che ci hanno piacevolmente stupefatto è la grande quantità di espositori legati al mondo della formazione che si facevano carico in molti casi di organizzare vere e proprie classi di apprendimento sul video: merito di una politica accorta della Francia che destina il 2% della busta paga alle attivita’ di formazione e permette a tutti di aggiornarsi a costo nullo, facendo crescere la professionalità dei lavoratori e permettendo loro la possibilità di cercare nuovi sbocchi in caso di cambiamento della propria attività .
A questo si ricollega anche l’enorme importanza che ha avuto qui all’expo il settore Education a cui è stato riservato un ampio spazio con espositori francesi e del resto d’Europa: in questo campo il Mac ha molto da dire per la sua facilità d’uso e per gli strumenti software standard con cui viene fornito ma gli sviluppatori di terze parti mostrano una grande fantasia per rendere il software multipiattaforma.
Su questi aspetti e sulle novità hardware e software dell’Expo metteremo online tra qualche ora un ampio resoconto con immagini e commenti: abbiamo scattato decine di fotografie che vi permetteranno di effettuare una comoda visita virtuale dell’expo appena conclusa.