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Apple: profitti al di sotto delle previsioni

Apple nel corso del trimestre ancora in corso non riuscirà  a rispettare le previsioni di profitto stilate nelle passate settimane.

L’annuncio è arrivato dalla stessa società  di Cupertino che ieri, a notte inoltrata (ora italiana) ha emesso un “profit warning” nel quale sottolinea che il bilancio trimestrale si chiuderà  in positivo ma con guadagni ridotti di circa il 10% rispetto a quanto auspicato. Apple non dovrebbe superare i 1,45 miliardi di dollari di fatturato contro gli 1,6 previsti.
Ciò si tradurrà  in profitti tra gli 8 e i 10 centesimi per azione contro gli 11 previsti dal mercato, un calo reso più modesto dal fatto che Apple è riuscita a mantenere alti i margini lordi.

“Sono essenzialmente tre i motivi che determineranno una riduzione dei guadagni – ha detto il responsabile delle operazioni finanziarie Fred Anderson nel corso di un incontro con i giornalisti – la prima è la debolezza generalizzata del mercato.
Nel corso del trimestre non abbiamo avuto il tradizionale rimbalzo nelle vendite. Un problema che hanno patito anche numerosi nostri concorrenti. La seconda ragione sono le vendite al di sotto delle previsioni nel settore consumer e creativo e infine la terza è nelle vendite al di sotto delle previsioni in Europa e in Giappone”

Anderson ha poi spiegato che, in particolare per quanto riguarda il mercato della grafica e della pubblicità , Apple si trova a combattere contro un effetto indotto dalla crisi economica che ha ridotto le spese delle agenzie in conseguenza di un calo del volume dell’advertising a livello mondiale. La stessa Adobe solo qualche giorno fa ha ammesso che le vendite di Photoshop e di altri prodotti per creativi sono al di sotto delle previsioni.

Se negli USA i problemi arrivano da volumi non pari alle attese nel settore Pro, in Europa le vendite sono deboli su tutto il fronte. Rispondendo ad una domanda precisa Anderson ha detto che “il calo è generalizzato e riscontrabile sia nel campo professionale che nel campo consumer”, un’affermazione che appare decisamente in linea con quanto anche la stessa Intel ha detto solo qualche giorno fa quando ha indicato nel vecchio continente il mercato più debole per i suoi prodotti e il mercato PC in generale.

Anderson ha respinto la supposizione che alla base delle vendite non in linea con le previsioni ci sia un andamento non positivo dell’iMac LCD determinato dal suo prezzo. Sollecitato al proposito Anderson ha infatti espresso la convinzione che l’iMac ha un listino pienamente competitivo.

Anderson ha glissato anche su una domanda che faceva riferimento ad un possibile abbassamento dei prezzi dell’iMac, determinato anche da un calo dei costi di alcune componenti (in particolare le memorie RAM) ammesso dalla stessa Apple. “Non penso che siamo di fronte ad un problema di costi per quanto riguarda l’iMac”, si è limitato a ribadire il CFO.

Parlando del settore educational, e quindi indirettamente anche dell’eMac, Anderson è rimasto più sul vago, sostenendo che giugno rappresenta il mese degli acquisti in campo didattico e che quindi non è prudente fare stime prima della fine del mese. “Di questo parleremo nella nostra conferenza di presentazione del bilancio trimestrale”

Riguardo alle scorte di magazzino Apple si è detta fiduciosa di poterle tenere sotto controllo. “Non ci sono variazioni sui livelli che avevamo a marzo”, ha detto Anderson. Vengono così smentite le voci che parlavano di aumento del livello delle scorte, uno degli spauracchi più temuti dell’IT.

Anderson in conclusione della sua conferenza ha poi concluso il suo incontro con alcune note positive.

La campagna “Switch” è partita bene. Si è verificato un aumento del traffico sul sito Apple.com e in alcuni negozi si stanno presentando clienti che vogliono passare da Windows a Mac proprio seguendo quanto consigliato dalla pubblicità . Anderson ha poi citato alcune indagini di mercato secondo le quali Apple avrebbe conquistato nel corso del mese di marzo lo 0,4% di quota di mercato negli USA e lo 0,3% al di fuori dall’America.

Ottimismo è venuto anche da Jobs che in una dichiarazione scritta ha fatto sapere che la società  resta molto fiduciosa per il resto dell’anno: “abbiamo alcuni incredibili prodotti in corso di sviluppo – ha sottolineato il CEO – e quindi abbiamo grandi speranze per il futuro. Siamo una delle poche società  che attualmente riescono a produrre profitti nel mondo PC e restiamo ottimistici per una crescita a lungo termine”

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