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Apple, tutti gli annunci della conferenza

La relazione trimestrale di Apple, che ha visto straordinariamente (ma non per Macity che l’aveva previsto da tre giorni) presente anche Steve Jobs in QTV streaming, oltre al solito padrone di casa Fred Anderson, ha riservato molte sorprese, poche buone, molte cattive.

I NUMERI:
^ Cominciamo col dire chiaramente che Apple ha annunciato un trimestre con un positivo di 170 milioni di dollari; in crescita di 59 milioni rispetto allo stesso periodo di un anno prima; agli azionisti verranno distribuiti 47 centesimi di dollari per azione posseduta.
^ Diciamo altrettanto chiaramente che per arrivare a questo interessante risultato, Apple si e’ pero’ “liberata” di 7,1 milioni di azioni ARM Holdings plc., che sono valse 62 millioni di dollari, cioe’ 17 di quei 47 centesimi distribuiti agli azionisti.
^ Riassumendo, gli azionisti guadagnano anche questo trimestre ma non propriamente per grossi meriti di Apple, che ha venduto 1.122.000 computer (di cui 570.000 iMac), 56% del totale in USA, piuttosto, grazie all’abile espediente finanziario (azioni ARM).
^ L’anno fiscale di Apple registra entrate di 7,98 miliardi di dollari e un netto di 786 milioni di dollari, o 2,18 dollari per azione, che, comparato alle entrate dell’anno scorso di 6,1 miliardi di dollari e netto di 601 milioni di dollari, o 1,81 dollari per azione, significa una discreta crescita anche se non soddisfa i pronostici.

LE MOTIVAZIONI:
^ Scarse vendite generalizzate nel mese di settembre (non solo per Apple).
^ Forte diminuizione (soprattutto nel potentissimo mercato nord americano) degli ordinativi destinati al mercato educational, vero feudo di Apple da molto tempo, abbandonato anche dalla forza vendita Apple che, forse dormendo sugli allori, curavano poco i loro migliori clienti, ma in realta’ bisogna registrare un piccolo cambiamento durante l’estate, ovvero Apple e’ rimasta sola (con il 40% di agenti nuovi) a vendere all’educational dopo l’abbandono di rivenditori terze parti.
^ Poco interesse del pubblico verso il Cubo (107.000 pezzi venduti) afflitto da un prezzo non proprio economico, problemi di accensione su alcuni lotti e bombardato da una negativa propaganda dovuta a, non ancora ben chiariti, problemi “cosmetici” sul case (che hanno comunque avuto una eco ingiustificata, se non dalla voglia di infierire).
^ Richieste inferiori al previsto di PowerMac G4 MP anche dopo l'”iniezione” del bi-processore di New York City, subcausa l’annoso problema dei megahertz dei PowerPC che equipaggiano le macchine Apple.
^ Seppur molto belli, i display Apple hanno venduto poco.
^ Tutti questi fattori, sommati, hanno creato scorte di magazzino cosi’ inutilmente abbondanti (allungate a 8 settimane, invece delle precedenti 5) che non si vedevano piu’ da anni alla Apple (e che si trascineranno per i prossimi mesi traducendosi in un abbassamento di guadagno in un trimestre, quello di Natale, notoriamente molto favorevole).

I COLPEVOLI:
^ Motorola (citata nella conferenza trasmessa via QTV) non ha saputo fornire processori evoluti, da tempo, anche se pero’ si ricicla la giustificazione che “sono veloci come i piu’ recenti Pentium” ma, finalmente si ammette che, da un punto di vista del marketing, se ne esce con gli occhi neri dal ring della battaglia dei MHz.
^ Rincari di alcune componenti hanno fatto abbassare il margine di guadagno sui Mac dal 28,7 al 24,8% (per il prossimo quarto si calcola un margine del 22%) e li hanno resi poco appetibili ad un pubblico gia’ in ristrettezze economiche dovute ad altri fattori negativi concomitanti.
^ Le universita’ e le scuole di gradi inferiori hanno recentemente espresso il desiderio di rifornirsi di PC Wintel perche’ “nel mondo del lavoro si usano PC o Mac? PC! Allora dobbiamo comperare i PC” (Dell e’ stata la maggiore beneficiaria). Ma Anderson ha riferito del contrario.
^ Arrivare tra i primi, qualche settimana fa, ad annunciare il “warning” agli azionisti, in un periodo che si e’ rivelato a dir poco catastrofico per moltissime altre societa’ di primo piano del settore tecnologico, dopo mesi di rilancio, ha “bastonato” non poco il titolo AAPL, forse anche piu’ di quanto avrebbe meritato (tanto che le previsioni ufficiali sono state fin troppo pessimistiche rispetto alle cifre che sappiamo ora).

LE PROMESSE:
^ Motorola (l’altro partner per i PPC, IBM, piu’ concentrata sui G3, piuttosto che sui G4, non e’ stata citata) sviluppera’ finalmente nuovi prodotti concorrenziali nei prossimi mesi, e poi, spinta da Apple a riprendere definitivamente il passo coi tempi, entro i primi sei mesi del prossimo anno si dovrebbero raggiungere gli stessi megahertz nominali usati nei processori della concorrenza.
^ Rilancio del Cubo, a prezzi forse inferiori per la prossima primavera, che ha in se potenzialita’ non ancora ben comprese dal pubblico.
^ Apple lavorera’ duramente per tornare ai livelli di eccellenza che competono ad un’azienda del suo livello d’innovazione. Il prossimo trimestre, pur sempre positivo, rispecchiera’ anch’esso questi problemi, ma poi non si potra’ che migliorare e per il momento non veranno assunti nuovi dipendenti oltre agli attuali 11.728.
^ Steve Jobs, non ha rivelato a cosa stesse intendendo, ma ha dichiarato che ci sono in cantiere alcuni prodotti (sembra che possano essere due e molto iMovie-like) eccezionali, oltre al quasi pronto Mac OS X, che movimenteranno molto il mercato, “sara’ un grande anno il 2001, ci sara’ da divertirsi” ha detto.
^ Il nuovo responsabile del mercato educational si prepara ad affrontare la dura sfida del prossimo aprile (periodo cruciale per le vendite del settore educational).
^ Apple non si gettera’ nella mischia per i palmari in quanto Jobs vede, in futuro, un conflitto-fusione tra questi oggetti e i telefoni cellulari e non ritenendo l’evoluzione di questi oggetti cosi’ veloce come invece e’ il cambiamento del web, preferisce chiamarsi fuori (allo stato delle cose), insomma si restera’ concentrati sul core business senza inutile spreco di energie e risorse.

LE SPERANZE:
^ Il Nasdaq, vedremo domani come reagira’, certo e’ che nell’after hours il titolo ha ufficiosamente perso un ulteriore 14% portando il valore di una azione dai circa 60 dollari del periodo pre-crisi (il warning gia’ citato) agli attuali miseri 17 dollari. Jobs ha ammesso tutto quello che vi abbiamo riassunto (e non e’ poco per uno col suo caratterino) e ha prospettato le correzioni, c’e’ da sperare che il mercato reagisca sapendo leggere i numeri e avendo fiducia, un mix che a breve potrebbe anche rialzare le quotazioni.
^ L’abbassamento dell’orizzonte finanziario da raggiungere per l’anno fiscale 2001 e’ stato abbassato a 7,5-8 miliardi di dollari, una cifra che sembra ora piu’ facilmente raggiungibile, tanto che alcuni analisti (First Call/Thomson) calcolano in 8,966 miliardi di dollari il possibile traguardo di Apple.
^ Apple e’ molto agile, ha esperienza abbondante in diversi settori, cosi’ “non e’ necessario riunire ogni volta sei societa’ diverse per approvare nuovi progetti”, ha detto Jobs.
^ Mac OS X, grande speranza per questo nuovo sistema operativo… aver venduto molte migliaia di copie della versione beta non puo’ che essere una ulteriore promessa sincera che il prodotto riscuotera’ un successo importante.
^ “Il punto di saturazione per i nostri prodotti non e’ stato raggiunto, dobbiamo solo continuare a dare ai nostri clienti quello che loro desiderano e se a volte non si centra l’obiettivo in pieno -come col Cubo- e’ sufficiente correggere la rotta”, questo lo ha detto l’uomo che da quando e’ tornato a capo di Apple ha “prodotto” 13 milioni di utenti Mac (e almeno altri 9 milioni usano vecchi Mac che prossimamente dovranno essere rinnovati), Steve Jobs.

Da Apple i PDF del Bilancio consolidato e del Trimestre.

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