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Appuntamenti online, foto e informazioni condivise senza il consenso degli utenti

Negli ultimi decenni, molte delle attività della nostra vita quotidiana sono state trasferite online comprese, ad esempio, le relazioni e gli appuntamenti amorosi. In alcuni Paesi le app di incontri sono diventate il modo più popolare per trovare un partner, così come la comunicazione delle coppie moderne è ormai quasi impensabile senza i social media.

Guardando a questa tendenza dobbiamo però considerare un altro lato della medaglia, ovvero le minacce legate alla privacy come ad esempio il doxing, che consiste nella raccolta e nella condivisione pubblica di dati personali da parte di altre persone. Da un sondaggio condotto da Kaspersky per capire quali sono le principali minacce e paure che gli italiani affrontano durante i loro appuntamenti online, è emerso che il 14% è stato vittima di doxing.

Con la diffusione dei social network e delle app di incontri, la comunicazione è diventata più facile, veloce e immediata. Secondo la ricerca in oggetto, la metà (55%) degli italiani ammette che le app di incontri hanno reso gli appuntamenti più semplici da organizzare, ma il 67% afferma anche di aver paura di poter diventare vittima di stalking da parte delle persone che incontra online, una minaccia questa che può essere classificata tra le conseguenze del doxing.

Appuntamenti online, foto e informazioni condivise senza il consenso degli utenti

L’eccessiva condivisione di informazioni personali nelle app di incontri e sui social media è una pratica che potrebbe portare problemi in futuro. Gli utenti lasciano diverse tracce online che potrebbero essere utilizzate dai doxer per trarne vantaggio. L’accesso dei doxer a dati come l’indirizzo di casa, il luogo di lavoro, il nome o numero di telefono di una vittima aumenta il rischio che le minacce dal mondo online si trasferiscano in quello reale. Infatti, il 14% dei connazionali dichiara di essere stato vittima di doxing e di questi il 9% ha dichiarato di non essersene accorto non avendo familiarità con questa pratica.

La ricerca rivela anche maggiori dettagli sulle minacce alla privacy che gli utenti affrontano quando si frequentano online. Il 37% degli intervistati ha ammesso di aver subito dal proprio partner uno di questi abusi: la condivisione di screenshot di conversazioni private avvenute online senza il proprio consenso, la minaccia di diffondere informazioni personali trovate online, la condivisione pubblica di foto intime o stalking nella vita reale. Tutte conseguenze dirette del doxing. Il problema più diffuso è il cyberstalking: il 17% degli intervistati ammette di essere stato perseguitato sui social media da una persona che non era neppure tra i match sulle app di incontri.

Tra i consigli per proteggere le proprie informazioni personali:

  • Controllare sempre le impostazioni della privacy sulle app che si utilizzano, per ridurre al minimo la probabilità che i propri dati vengano condivisi o archiviati da terze parti a propria insaputa.
  • Utilizzare l’autenticazione a due fattori. L’utilizzo di un’applicazione che genera codici monouso è più sicuro rispetto alla ricezione del secondo fattore tramite SMS. Se si necessita di ulteriore sicurezza, investire in una chiave hardware 2FA.
  • Ricordarsi sempre che ciò che si condivide online potrebbe essere interpretato e utilizzato da altri.

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