Comincia oggi una settimana non comune nella vita di Apple. Proprio oggi, infatti a San José in California si apre la WWDC, la conferenza mondiale degli sviluppatori del mondo Mac.
L’evento è forse quello di maggiori rilievo dal 1994 quando venne introdotto per la prima volta il processore PowerPc. Allora Apple imponeva una svolta storica alla piattaforma hardware proponeva nuove sfide agli sviluppatori. Oggi le stesse sfide vengono proposte per quanto riguarda il software che non si baserà più sul tradizionale sistema operativo MacOs, erede piò o meno diretto di quello che debuttò nel lontano 1984, ma su MacOs X.
Tutti gli utenti Mac ormai sanno che la svolta è epocale. Il “cuore” delle macchine della Mela è ora un sistema Unix con una interfaccia umana radicalmente differente da quella del vecchio sistema operativo. Apple ha cercato di ottenere una transizione fluida integrando un sistema di compatibilità con le vecchie applicazioni ma è chiaro che la misura del successo del nuovo Os sarà determinata dalla rapidità e dalla convinzione con cui gli sviluppatori si dedicheranno al rilascio di programmi carbonizzati e in grado di poggiare le loro fondamenta direttamente sulle caratteristiche moderne del nuovo Os: memoria protetta, multitasking reale, capacità multiprocessore.
L’importanza che Apple assegna a questa migrazione degli sviluppatori è ben evidenziata dalla serie di conferenze tutte rivolte allo sviluppo e ai tools per la programmazione di MacOs X. Anche la conferenza introduttiva di Jobs (in programma per le sette di questa sera, ora italiana) sarà con ogni probabilità rivolta ad sottolineare la storicità della svolta.
Il keynote di Jobs, che dovrebbe prevedere anche una serie di domande da parte degli sviluppatori, potrebbe contenere anche altre novità . La più probabile é l’annuncio di MacOs X Server 2.0, di fatto una versione per reti e utilizzatori professionali di MacOs X. Il rilascio del successore dell’attuale sistema operativo “Pro” è data per scontata da molti osservatori che notano anche che su Apple Store i server con Os X sono momentaneamente non disponibili.
Più difficile che possano essere annunciati nuovi prodotti hardware. Rimane aperta unicamente la possibilità che Apple possa rilasciare macchine di fascia alta, magari biprocessore con chip da 733 MHz, destinati proprio a supportare il rilascio di MacOs X Server 2.0
Si attendono nuove informazioni e novità di rilievo invece dagli stessi sviluppatori. Magari date precise per la presentazione di programmi di rilievo per la piattaforma in versione carbonizzata o magari l’arrivo di nuovi protagonisti che sono sempre rimasti lontani dal MacOs e che giungono oggi al rilascio di programmi per il nostro sistema operativo attirati dalle caratteristiche di Os X.
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Apre oggi la conferenza degli sviluppatori
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