Google lancia Google Maps, il modo per cercare attraverso le cartografie (Navteq e TeleAtlas) i punti di interesse, gli indirizzi e via dicendo all’interno del più potente motore di ricerca del mondo. Ed è subito una piccola rivoluzione, anche se lascia parzialmente con l’amaro in bocca gli utenti Mac (per adesso).
Il servizio non funziona con Safari, il browser di Apple – o solo parzialmente – anche se lo staff di Google Maps afferma che sta lavorando sopra il problema. Comunque, si possono sempre utilizzare Netscape, Mozilla o Firefox (dalla versione 0.8 in avanti) e avere attivato i Javascript.
In cosa consiste la novità di Google Maps? Nella estrema intuitività e facilità dell’interfaccia, ovviamente. Ma anche nella potenza con la quale è possibile trovare oltre ai semplici indirizzi anche i punti di interesse, calcolare le direzioni, segnare i link o inviarli via email a se stessi o a degli amici. C’è già tutto, insomma, e con una grafica accattivante, semplicità di uso, un paio di intuizioni sull’interfaccia che sembrano già dover far storia. Come, ad esempio, la possibilità di “afferrare e trascinare” la cartina, spostandola a destra e sinistra oltre i bordi della finestra del browser.
Con questa novità , l’ennesima di una lunga serie negli ultimi mesi, Google sta stabilendo sempre di più il suo primato non solo nella ricerca ma anche nell’interpretazione e nella gestione dei dati: basandosi sulla banca dati che possiede, milioni di contenuti indicizzati, e potendo generare associazioni, infatti, Google riesce a gestire e innovare aree nelle quali sino a questo momento nessuna altra compagnia high-tech è riuscita ad arrivare.
C’è da chiedersi non solo quanto durerà questa corsa solitaria nel settore dell’innovazione per l’azienda californiana, ma anche quale sia la sua meta. Forse trasformarsi in una sorta di Microsoft di fatto, un monopolista del dato online, il motore di ricerca che fa anche tutto il resto. Oppure, semplicemente, è l’avvisaglia più chiara di quello che cinque anni fa predicavano i visionari della new economy: il mondo grazie a Internet cambierà . Sta cambiando proprio adesso, in buona parte anche grazie a Google.