A fine 2015 la campagna social #CondomEmoji, ora la richiesta ufficiale: Durex scrive all’Unicode Consortium per ottenere una emoji del preservativo. Più che una lettera aperta, buona per i tempi dell’informazione su carta, quello di Durex è in realtà un messaggio di testo aperto: un messaggio di WhatsApp indirizzato all’Unicode Consortium ma visibile a chiunque grazie al video che riportiamo in questo articolo.
In assenza di emoji dirette per rappresentare rapporti sessuali, uomini e donne del pianeta impiegano con ingegno le immagini disponibili abbinando vegetali, frutti e le emoji più disparate. La tesi di Durex è inattaccabile: serve una nuova emoji per rappresentare i preservativi perché è utile per le persone e soprattutto perché incoraggia ai rapporti sicuri, fondamentali per prevenire e limitare la diffusione di gravi malattie sessualmente trasmissibili, incluso HIV e AIDS.
In calce in questo articolo riportiamo anche il divertente filmato rilasciato da Durex verso la fine del 2015 per lanciare la campagna social #CondomEmoji. La società dichiara che milioni di persone nel mondo hanno espresso parere positivo e ora la richiesta passa direttamente all’ente ufficiale che stabilisce gli standard per la comunicazione, emoji incluse. Il tempismo è perfetto perché questa settimana l’Unicode Consortium si riunirà a San Jose presso la sede di Adobe.
Nel nuovo video Durex mostra anche una emoji del preservativo già pronta, così basterebbe solo il via libera del consorzio per approvarne l’inserimento tra le centinaia di caratteri ormai presenti su qualsiasi smartphone e computer. Vero che Durex si è fatta promotrice dell’iniziativa ma l’icona proposta somiglia forse troppo ai prodotti della società: l’idea di una emoji del preservativo è allo stesso tempo una campagna di marketing intelligente e anche utile, ma se l’emoji verrà approvata forse dovrebbe essere meno legata al marchio.
