“C’è molto poco di rivoluzionario nei nuovi iBook, nell’aggiornamento dei G4 e nel nuovo PowerBook. L’ugrading dei potatili di fascia bassa – dice Rothenberg – presenta alcune cose gradite dagli utenti (disco più grande e più Ram) e una versione in grigio con procesore da 366 MHz, ma certamente non si tratta di roba da far sobbalzare sulla sedia. I G4 sono semplicemente un ritorno al passato, ai modelli già annunciati a fine agosto e Pismo, benchè basato su una nuova archittura e più veloce dei predecessori, non ha il rivoluzionario case di cui si era parlato in passato”. Eppure, nonostante questo “nulla di nuovo sul fronte occidentale” (meglio, orientale…), la stampa ha suonato ancora una volta la grancassa dando enorme evidenza al discorso di Jobs.
“Il perchè è presto detto – aggiunge Rothenberg – il merito è nel progetto di semplificazione della linea, nella visione strettamente coerente che regola i meccanismi di mercato stabiliti da Apple. E’ questa coerenza che induce i media, ma anche i produttori di terze parti, a prestare sempre grande attenzione alle mosse sul mercato di Jobs. Fortunatamente se con ogni novità non può dare il via ad una rivoluzione, la posizione di mercato le consente di tenere desta l’attenzione anche con semplici evoluzioni dei prodotti”.
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