Forse è ancora un po’ presto per dirlo, ma potrebbe essere all’orizzonte una nuova battaglia degli standard per il mondo informatico. Oggetto del contendere: il formato di masterizzazione dei DVD.
Nella giornata di venerdì scorso, infatti, HP ha annunciato che oggi presenterà il suo primo drive capace di scrivere e riscrivere DVD e CD ROM. Il masterizzatore riscrive DVD a 2.4X, CD-RW a 10 e CD a 10x; legge CD-ROM a 20x e DVD a 8x.
Il masterizzatore svolge le stesse funzionalità di quello che dota di G4 di Apple ma lo standard di registrazione è differente. Quello di HP, infatti, é un DVD+RW, quello utilizzato da Apple e prodotto da Pioneer è un DVD-RW.
L’arrivo sul mercato, per altro annunciato, di un nuovo sistema di registrazione complica ulteriormente il panorama dei supporti registrabili per DVD in uso nei computer. In precedenza quello adottato da Apple era già stato in competizione con il DVD RAM; quest’ultimo però, in virtù del fatto che non era in grado di produrre dischi leggibili dai comuni DVD casalinghi era praticamente stato relegato ad un ruolo specializzato.
La competizione con il DVD+RW però potrebbe essere molto più dura, sia perchè il masterizzatore prodotto da HP é in grado di confrontarsi sullo stesso piano con quello di Pioneer, sia perchè grazie alla sua potenza commerciale HP potrebbe essere presto in grado di diffondere lo standard in maniera pervasiva. Infine il prezzo di lancio potrebbe essere più basso di quello del DVD-RW: 599$ e così quello dei media.
Dal punto di vista generale il problema non sarebbe in sé molto grave. I dischi realizzati con l’uno o con l’altro standard sono leggibili da tutti coloro che hanno un lettore DVD, quindi chi ha un DVD+RW é in grado di leggere dischi realizzati con DVD-RW e viceversa. Il problema però sorge nel momento in cui si desidera scrivere o riscrivere un disco. Un disco per DVD+RW non può essere utilizzato per questo scopo, il che costituisce un limite non irrilevante se si considera le implicazioni di marketing e commerciali.
Il problema più grosso che si profila all’orizzonte è quello dei costi per il consumatore finale. Due standard significano infatti la suddivisione in due mercati più piccoli di quello totale e quindi prezzi più alti sia per i media che per i drive. Soprattutto significa incertezza su quale dei due standard adottare per chi deve produrre computer e i supporti e quindi meno rapidità nella diffusione.
HP, che potrebbe avere trovato l’adesione al suo standard anche da parte di Dell (che al momento usa il DVD-RW) oltre che di Sony, Philips, Mitsubishi, Ricoh, Thomson e Yamaha, conta di introdurre i masterizzatori entro l’anno ma la loro diffusione agli OEM e quindi anche agli utenti non dovrebbe arrivare prima dell’inizio del prossimo anno.