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Bill Gates: “Se solo l’uomo fosse un Pc…”

Adesso che ha meno cose da fare, scrive eWeek raccontando com’è andato l’incontro fra Bill Gates e la sua platea all’università  di Stanford durante la TechNet Conference, l’uomo si fa sempre più filosofo e visionario. Oltre che filantropo. Non è nuova come attitudine del fondatore di Microsoft che, a differenza di Steve Jobs, ha più volte incantato platee di ascoltatori e persino lettori con le sue visioni sul futuro. (Jobs, sinora, si è invece limitato ad un unico intervento piuttosto incisivo sempre a Stanford ma in una differente occasione lo scorso 12 giugno 2005).

In particolare, Bill Gates di fronte ad una platea di più di mille studenti e varie autorità  locali (tra le quali il governatore della California, Arnold Schwartzenegger), ha lanciato varie “visioni” e “provocazioni”, tra le quali una particolarmente singolare: del tutto logica nelle sue premesse ma un po’ inquietante. Perlomeno, sentendo da quale pulpito giunge.

Ricapitoliamo: per Bill “Google è proprio come noi, dicono in molti, e forse hanno ragione: competiamo in molte aree e il loro lavoro, come il nostro, è quello di fornire un grande beneficio per moltissime persone. Competeremo molto nel settore della ricerca, nel prossimo futuro. Di sicuro”.

Invece, con l’Unione Europea Bill sente “che abbiamo un ottimo rapporto”, provocando una risata e applausi da parte della platea, memore delle megamulte che anche in questo periodo Bruxelles sta comminando alla multinazionale di Redmond. Ma per Gates “gli obiettivi di sicurezza e formati aperti dei documenti sono un comune problema al quale stiamo lavorando in accordo e sintonia”.

Soprattutto, però, per Gates adesso “i cambiamenti arrivano ad una velocità  elevatissima e continuerà  così almeno per i prossimi dieci anni. Gaming, video, sviluppo software, alta definizione, riconoscimento vocale, connettività  senza fili ubiqua… viviamo tempi molto interessanti: sta arrivando un’altra ondata di innovazione”.

E Bill continua, citando tantissimi altri argomenti in quello che è stato un intervento a dir poco olistico. Dalla politica internazionale sino ai problemi del mondo (la vita in Africa, la mancanza di alimentazione per troppa parte dell’umanità ) per i quali Gates e la moglie Melinda sono tra i maggiori attori sul mercato con la loro fondazione multimiliardaria. Un passaggio, notato anche da SlashDot, appare però paradossale e leggermente inquietante.

Per usare un metro di paragone che coinvolga quello che conosce meglio, cioè l’informatica e Windows in particolare, Bill ha infatti paragonato lo stato di avanzamento dell’informatica a quello della medicina, sottolineando un particolare: “Se conoscessi la medicina come conosco i computer, sarei in grado di controllare il sistema immunitario degli esseri umani per combattere tutti le principali malattie dell’umanità “.

Proprio lì casca l’asino: se Gates conoscesse la medicina come conosce Windows, in effetti, potrebbe essere un problemino non da poco per tutti noi …

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