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Brilla la stella del Titanium

E’ davvero il Titanium il re del bilancio fiscale del mese di marzo. Lo ha detto chiaramente ieri Fred Anderson e lo ribadisce con la forza dei numeri il riassunto dei dati presentato pochi minuti fa.I portatili venduti sono stati infatti esattamente il 173% in più rispetto al trimestre precedente con un fatturato in aumento di ben il 306%. Dati che continuano a mantenere il segno “più” anche se confrontati con lo stesso trimestre dello scorso anno, +34% in unità  vendute e +35% in termini di fatturato. E un aumento anno su anno è certamente una sorta di primato che pochi altri prodotti del mondo informatico sono in grado di fare segnare, vista la crisi che attanaglia l’universo dell’ITVanno più che discretamente anche le vendite dei G4. Sempre rispetto allo scorso trimestre la crescita è stata del 45% in unità  e del 76% in fatturato. Le cose vanno meno bene se si fa il confronto con il bilancio dello stesso trimestre dell’anno passato. Allora erano stati venduti circa 350.000 G4, il 21% in più rispetto ai 250.000 di oggi, ma va considerato che per tutto gennaio e febbraio Apple è stata sprovvista delle macchine più potenti, i 733 MHz che stanno ora trainando le vendite.Dove invece la linea di Apple mostra la corda è nel settore delle macchine di fascia consumer. Gli iMac (300.000 unità  vendute) fanno segnare un leggero segno più se si confronta l’attuale trimestre con il precedente, ma solo nel fatturato (+8%). Il segno meno invece compare in tutte le altre voci che riguardano l’all in one. Se per le unità  vendute in meno (-3%) si può dare la colpa al fatto che le nuove macchine sono arrivate a febbraio, preoccupa il pesante regresso nelle unità  vendute (-37%) e nel fatturato (-47%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Potrebbe essere il segnale che davvero il piccolo di Cupertino ha bisogno di un rinnovamento radicale.Certo un rinnovo lo sembra chiedere a gran voce l’iBook (55.000 esemplari venduti). Segni meno fanno la comparsa in tutte le voci che riguardano il portatile consumer. Meno unità  (-45%) e dimezzamento del fatturato (-52%) rispetto al trimestre precedente; dimezzamento delle unità  vendute (-52%) e un doloroso -60% nel fatturato rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno anno.Ma certo le note meno liete arrivano dal Cubo. Il computerotto di New York pare essere ormai in stato preagonico. Nel corso del trimestre ne sono stati venduti solo 12.000, il 59% in meno dello scorso trimestre quando Apple già  definì insoddisfacenti le vendite per 29.000 unità . Non ci sarebbe quindi da stupirsi troppo se davvero la società  decidesse l’eutanasia del Cubo facendo cessare l’accanimento terapeutico che lo tiene in vita.Venendo all’analisi dei mercati Apple si può dire soddifatta nel confronto con il trimestre dicembre per il mercato Giapponese. Grazie, probabilmente, alle buone prestazioni dei Titanium Cupertino ha fatto segnare una crescita del 155% in fatturato e del 75% in unità  con 107.000 macchine vendute. Sale del 50% anche il fatturato ottenuto negli USA (dove cresce del 24% il numero delle unità ) e quello ottenuto in Asia. Scende invece il numero di unità  vendute in Europa (-13%). Le prestazioni ottenute nel vecchio continente non suscitano preoccupazione solo per l’aumento del 9% nel fatturato (anche qui dovuto al fatto che le macchine oggi in commercio sono più costose di quelle in vendita fino a qualche mese fa)Complessivamente Apple ha fatto segnare un aumento del 14% in unità  vendute rispetto al trimestre precedente e del 44% in fatturato. Segno negativo invece nel confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno: -28% in unità  vendute e -26% in fatturato. Ma visto che lo scorso anno era davvero… un altro anno per tutto il mercato e che oggi c’è chi sta davvero molto peggio di Apple, a Cupertino c’è poco di che lamentarsi.

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