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Bye bye Hula, eri l’arma anti-Microsoft di Novell

Nelle ambizioni della Novell di pochi mesi fa, Hula doveva diventare l’Apache del software server per l’email e la collaborazione. Oggi, il progetto è stato abbandonato. Vediamo, prima di capire quali sono le implicazioni, quali sono le premesse.

Novell è stato uno dei giganti del networking in un dato momento degli anni Ottanta e inizio Novanta, quando Unix era in crisi (la “guerra degli Unix”, dovuto al moltiplicarsi delle versioni tra loro incompatibili in tutto o in parte e all’emergere del networking tra workstation e non più tra server legacy), Linux ancora non esisteva e Microsoft si stava scaldando e preparando ad entrare nel mercato aziendale con decisione.

La crisi di Novell si è risolta con una svolta di pochi anni fa, culminata nell’acquisto di SuSe Linux, una delle tre distribuzioni più popolari (insieme a Debian e Red Hat) e potenti. L’idea è che per resuscitare l’azienda massacrata dal duplice attacco di Linux e Microsoft, niente di meglio che scegliere una delle nuove tecnologie e aprire al nuovo. Peccato però che il piano non abbia funzionato del tutto, tanto che l’ex Ceo Jack Messman, autore della svolta, è stato defenestrato dal Consiglio di Amministrazione.

La nuova strategia passa invece per l’accordo con l’arcinemico, Microsoft, in base al quale le tecnologie si alleano e soprattutto si alleano le proprietà  intellettuali delle due aziende. Microsoft comincia a riconoscere i diritti di Novell e dei suoi clienti e lo spettro di un’altra causa – tra le varie che Novell nel tempo ha portato contro l’azienda di Bill Gates per violazioni di alcune proprietà  intellettuali – si allontana. Un’alleanza che molti hanno visto come fortemente a vantaggio soprattutto di Microsoft.

Ebbene, per gli scettici, arriva un’altra notizia. Novell abbandona lo sviluppo di Hula, il software open source che Jack Messman aveva presentato come “l’arma software il cui successo sarà  pari a quello di Apache”, con riferimento a uno dei progetti open source di maggior successo e soprattutto perché ha rappresentato il motore della rivoluzione del web (è il web server open source che fa girare più della metà  delle pagine web, totalmente a gratis).

La motivazione è che Hula (200mila righe di codice una volta conosciute come NetMail, di proprietà  di Novell) “non funziona” come progetto Open Source, è solo “uno tra i tanti software di questo tipo”, che “non porta novità  e anzi rende il mercato più complesso e meno vantaggioso”. Chi godrà  dei vantaggi di questa operazione di dismissione? Il primo software sul mercato aziendale è di Microsoft e si chiama Exchange, seguito da Lotus Notes di Ibm e da sendmail (il software gratuito distribuito nelle versioni di Unix e Linux). Fate voi i vostri conti…

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