Il chip dedicato al multimedia capace di innalzare in maniera esponenziale le prestazioni multimediali dei computer sui cui sarebbe stato installato, torna in primo piano oggi con l’annuncio della creazione da parte della stessa Philips di una società indipendente che ne gestirà la commercializzazione, la TriMedia Technologies.
Tra i suoi primi clienti ci sarà nientemeno che Sony ma non Apple che nell’ormai lontano 1997 aveva invece annunciato un preciso interesse per TriMedia. Una breve storia di Tri
Media e Apple, a beneficio di chi non ha memoria storica o fosse nuovo alla piattaforma, può costituire un’utile lezione su quanta strada sia stata fatta da allora ad oggi nella società di Cupertino.
Come accennato era il 1997 quando Apple, allora ancora guidata da Amelio, annunciò al mondo la sua intenzione di adottare un processore innovativao proprietario di Philips, TriMedia appunto. Il chip doveva essere la risposta del mondo PPC all’allora popolarissimo MMX di Intel e costituire la base per una nuova piattaforma multimediale e fare da acceleratore a QuickTime. Apple avrebbe venduto schede PCI da installare in alcuni PowerMac di fascia alta cui avrebbe assegnato il compito di macchine da authoring audio e video.
Un progetto ambizioso che però non teneva in conto diverse variabili. In primo luogo la crescita esponenziale in termini di potenza delle schede di accelerazione 3D/2D, in secondo luogo le prestazioni dei chip G3, infine la despecializzazione delle CPU Apple sempre meno prodotti di nicchia sempre più prodotti di fascia consumer.
Così il progetto di computers Mac spinti da un chip TriMedia finì, come molti progetti di allora, nel dimenticatoio, rottamato con sogni di consolles (Pippin), dominio del settore imaging (LaserWriters e QuickTake) e palmari con il marchio della Mela (Newton).
TriMedia invece andò avanti finendo impiegato in accessori per il multimedia (come televisori a retroproiezione) televisori digitali e set-top-box.
Ora con la creazione di una società apposita per la commercializzazione il chip potrebbe trovare nuove strade per la sua affermazione. Nato forse in anticipo sui tempi TriMedia cercherà così di recuperare il tempo perduto approfittando dell’esplosione del personal e home vide e del mercato del multimedia.